19/2/2007 – L'intesa è finita

Si esaurisce il sodalizio professionale tra Moretti e Barbagallo

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Senza clamori né scenate e in questi tempi di continue baruffe è la vera notizia. Si separano professionalmente Nanni Moretti e Angelo Barbagallo, ovvero la Sacher Film, la storica casa di produzione fondata nel lontano 1986. Moretti (sempre più coinvolto nella preparazione del 25° Torino Film Festival) come da prassi è chiuso nel riserbo, Barbagallo invece sottolinea il vincolo di amicizia che regge ancora: "Sono cose che possono accadere – spiega il produttore – ma comprensibili, anzi naturali dopo tantissimi anni insieme. Non c'è un motivo piuttosto che un altro, né ripicche, risentimenti o conflitti. E' stata invece una scelta serena fatta di comune accordo. Resta ovviamente l'amicizia con Nanni. A lui devo tanto e davvero sarei dispiaciuto se qualcuno facesse inutili dietrologie prive di alcun fondamento". Ma che l'idillio stesse scemando era noto da più parti, tra disaccordi sui progetti ed eventuali dissapori di tipo economico-aziendale. Già due anni fa in segno di dissenso nei confronti delle Giornate veneziane degli autori, Moretti uscì dall'Api, l'associazione di categoria pilotata proprio dal socio Barbagallo che, dal canto suo, non aveva apprezzato l'impegno "girotondino" del regista. Non sarà un caso allora se Moretti collaborerà per il produttore Domenico Procacci alla sceneggiatura del film di Antonello Grimaldi tratto dal romanzo 'Caos calmo' di Sandro Veronesi, mentre Barbagallo produrrà con la Rai 'Sangue pazzo' di Marco Tullio Giordana, miniserie in due puntate sulla tragica fine dei due divi del fascismo Osvaldo Valenti e Luisa Ferida che vorrebbe ripetere i trionfi dI La meglio gioventù. Il fortunato marchio dedicato al dolce viennese dovrebbe restare nelle mani di Moretti, strascichi permettendo. Così diversi, così solidali. Almeno così apparivano i due. La pragmatica diplomazia dell'uno compensava il carisma urticante dell'altro. Nel volumetto del Fac 'Per un pugno di euro' Barbagallo rievoca con queste parole l'avvio dell'esperienza Sacher: «Nel 1986 Nanni mi telefonò per chiedermi se avessi voglia di provare con lui a mettere in piedi una casa di produzione, a certe condizioni, che erano: 1) non lavorare col gruppo Berlusconi; 2) produrre anche progetti di altri». Moretti integrò la propria discesa in campo in varie interviste: "Cercherò di evitare i rischi del regista-produttore che è spesso molto peggio del produttore. Non produrre film "alla" Nanni Moretti, non divertirmi a intervenire sadicamente sulle sceneggiature e sul montaggio. Non produrre apposta brutti film per dimostrare che mancano nuovi bravi registi". E la sua 'Sacher Film' produrrà, oltre ai film di Moretti, gli esordi di cineasti come Mazzacurati, Calopresti, Luchetti e Garrone. Nel 1991 prende in gestione e fa ristrutturare una vecchia sala cinematografica a Trastevere: nasce così il Nuovo Sacher inaugurato con la proiezione del film di Ken Loach, Riff Raff. (p.t.)
 

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