20 film di Robert Altman in Cineteca

Dal 12 al 31 gennaio

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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>                     ROBERT ALTMAN: 20 FILM IN CINETECA
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>             Dal 12 al 31 gennaio, la monumentale retrospettiva
>             Il giocatore solitario. Il cinema di Robert Altman
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>  20  film  per  vedere  e  rivedere  il  cinema  Robert  Altman:  un  vero
>  indipendente,  nella  poetica e nello stile produttivo, giocatore, forse,
>  della  più spettacolare partita vinta contro la Formula hollywoodiana. 20
>  film, quasi tutti in versione originale con sottotitoli italiani, e nelle
>  ottime  copie  della  retrospettiva  Il giocatore solitario. Il cinema di
>  Robert Altman, che unisce le forze della Cineteca di Bologna, Torino Film
>  Festival, Cinémathèque Française e Johns Hopkins University.
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>  Inaugurazione  giovedì  12  gennaio,  alle  ore  20,  con il documentario
>  giovanile The James Dean Story (introduzione di Giacomo Manzoli e Michele
>  Fadda),  seguito,  alle  ore  21.45,  da  Nashville (presentato invece da
>  Emanuela  Martini),  capolavoro  della prima maturità, “la più divertente
>  versione  epica dell’America che sia mai arrivata sugli schermi†, secondo
>  la critica del “New Yorker† Pauline Kael.
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>  Si  prosegue  poi fino al 31 gennaio, a ritmo serrato: venerdì 13 gennaio
>  con  la  replica  di The James Dean Story (ore 17) e The Delinquents (ore
>  18.30;  replica sabato 14 gennaio, ore 18.15); domenica 15 gennaio, Anche
>  gli  uccelli  uccidono (ore 18); lunedì 16 gennaio, California Poker (ore
>  17.30;  replica  martedì  17  gennaio,  ore 20.15) e M.A.S.H. (ore 22.15,
>  presenta  Vittorio  Boarini;  replica  martedì  17  gennaio,  ore 17.45);
>  martedì  17 gennaio, Terapia di gruppo (ore 22.15); mercoledì 18 gennaio,
>  Streamers  (ore  17.30)  e  Jimmy  Dean  Jimmy  Dean (ore 22.15, presenta
>  Giacomo  Manzoli);  giovedì 19 gennaio, la replica di Nashville (ore 18);
>  venerdì 20 gennaio, Secret Honor (ore 22.30, presenta Gianfranco Pasquino
>  ); domenica 22 gennaio, Il lungo addio (ore 18, presenta Giampiero Rigosi
>  );  lunedì  23  gennaio,  Gosford  Park (ore 19.45) e I protagonisti (ore
>  22.15);  martedì 24 gennaio, due episodi della serie televisiva Tanner 88
>  (ore  17),  Un  matrimonio  (ore  19) e America oggi (ore 21.15, presenta
>  Leonardo  Gandini;  replica  venerdì  27  gennaio, ore 17.30); giovedì 26
>  gennaio,  Tre  donne (ore 17) e la replica di I protagonisti (ore 22.30);
>  lunedì  30  gennaio,  Kansas  City  (ore  17.30) e I compari (ore 22.15);
>  martedì  31 gennaio si chiude con l’ultimo film firmato da Robert Altman,
>  Radio  America  (ore  20,  presenta  Franco  Minganti)  e la replica di I
>  compari (ore 22.15).
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>  La  retrospettiva  Il  giocatore  solitario. Il cinema di Robert Altman è
>  promossa  dalla  Cineteca  di  Bologna, in collaborazione con Torino Film
>  Festival, Cinémathèque Française e Johns Hopkins University.
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>  Il giocatore solitario. Il cinema di Robert Altman
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>  Giovedì  12  gennaio, ore 20 (replica venerdì 13 gennaio, ore 17), Cinema
>  Lumière
>  THE JAMES DEAN STORY (USA/1957) di Robert Altman (81’)
>  Per  Altman  il  1957  Ã¨  l’anno  del doppio debutto. Accanto allo ‘youth
>  movie’   The   Delinquents,   pensa,   realizza   e  autofinanzia  questo
>  documentario  non  meno  â€˜youth’, dedicato al divo ribelle morto solo due
>  anni  prima.  Un  lavoro  di  notevole  impatto  visivo, bellissime serie
>  fotografiche  esplorate  dalla  cinepresa  e  interviste  a coloro che lo
>  conoscevano  bene.  Molti  anni  dopo  qualcuno  vorrà  leggerlo  come un
>  tentativo  di  â€˜smontare  il  mito’, ma siamo piuttosto, inevitabilmente,
>  dalle   parti   dell’elegia   e   della   celebrazione:   “Un’intimazione
>  d’immortalità†,  scrisse all’epoca Bosley Crowther sul New York Times. Un
>  autentico pezzo raro.
>  Copia proveniente da UCLA Film & Television Archive
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Giacomo Manzoli e Michele Fadda
>
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>  Giovedì  12  gennaio,  ore  21.45  (replica  giovedì 19 gennaio, ore 18),
>  Cinema Lumière
>  NASHVILLE (USA/1975) di Robert Altman (159’)
>  â€œLa  più divertente visione epica dell’America che sia mai arrivata sugli
>  schermi. Il film è, ad un tempo, una narrazione in stile Grand Hotel, con
>  le  storie  intrecciate  dei  suoi  ventiquattro  personaggi;  un musical
>  country-and-western; un documentario su Nashville e sulla vita americana;
>  una  riflessione  sul  rapporto  amoroso  tra  performer e pubblico; e un
>  grande  party  organizzato  da  Robert  Altman.  Nelle sequenze iniziali,
>  quando  il  popolo  degli  attori altmaniani comincia ad arrivare, in una
>  lunga fila dall’aeroporto alla città, può venirci in mente la processione
>  circense  nel non-finale di Otto e mezzo: ma i clown di Altman sono assai
>  più autonomi, il loro movimento assai più libero†. (Pauline Kael)
>  Copia ristampata da Tamasa Distribution
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Emanuela Martini
>
>
>  Venerdì  13  gennaio,  ore  18.30 (replica sabato 14 gennaio, ore 18.15),
>  Cinema Lumière
>  THE DELINQUENTS (USA/1957) di Robert Altman (72’)
>  Ãˆ  il primo film di Altman, scritto diretto e prodotto, dunque pienamente
>  operina  d’autore;  anche  se l'autore, anni dopo, avrebbe invitato a non
>  dargli  alcun  peso. Storia d'un amore adolescente che, contrastato dalle
>  famiglie, spinge il ragazzo a mescolarsi con cattive compagnie, si dipana
>  tra voci off ispirate al moralismo d’epoca, ma a tratti sa far vibrare le
>  corde d’una giovane scontentezza febbrile. Attori sconosciuti e destinati
>  a  restar  tali, con la parziale eccezione del protagonista Tom Laughlin,
>  James  Dean  di  seconda  fila.  Comunque,  un  save  the date per i veri
>  altmaniani.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Domenica 15 gennaio, ore 18, Cinema Lumière
>  ANCHE  GLI UCCELLI UCCIDONO (Brewster McCloud, USA/1970) di Robert Altman
>  (104’)
>  Un ragazzo occhialuto che già di suo ricorda una civetta vuole imparare a
>  volare  (senza  nessun  paracadute  narrativo).  Passa il suo tempo in un
>  osservatorio  astronomico  che  somiglia a un circo, a Houston, Texas: si
>  costruisce  le  sue ali, mentre intorno gli fanno sarabanda un detective,
>  un  miliardario, una stangona bionda che potrebbe essere angelo custode o
>  sterminatore.  Ci  sono  anche  montagne  di  guano.  C’è anche un che di
>  Fellini. “Film di natura infantile e remota† (Franco La Polla).
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Lunedì 16 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
>  CALIFORNIA POKER (California Split, USA/1974) di Robert Altman (108’)
>  Il  principio  ludico  dell’esistenza  governa questo film irresistibile,
>  intessuto  con invenzione attorno ai personaggi, dove Bill (George Segal)
>  e  Charlie  (Elliott Gould), conosciutisi a un tavolo di poker, rifiutano
>  le  regole  del  mondo  e  se  ne  vanno in giro a scommettere ovunque ai
>  cavalli, ai cani, ai dadi. Secondo lo stesso Altman, “in California poker
>  i  giocatori  erano  alla  ricerca  di  una  forma  di libertà. Perdere o
>  vincere, non era questo l’importante. Era nel piacere del gioco†.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Lunedì  16  gennaio,  ore  22.15  (martedì 17 gennaio, ore 17.45), Cinema
>  Lumière
>  M.A.S.H. (USA/1970) di Robert Altman (116’)
>  Dietro la sporca guerra di Corea si nasconde la sporca guerra del Vietnam
>  e  â€“ se prestiamo ascolto al regista – ogni altra guerra imperialistica e
>  commerciale  americana.  Perché  immutato  Ã¨  il (tacito) consenso di cui
>  godono i conflitti: “Volevo aggredire il pubblico, attaccarlo. Per me era
>  il  cattivo  del  film. Perché ritengo il pubblico responsabile (e tra il
>  pubblico includo me stesso) di tutto ciò che noi troviamo inammissibile e
>  che accade sotto i nostri occhi. I responsabili dei crimini mostruosi che
>  si commettono sotto il nostro naso sono meno di coloro che consentono che
>  ciò accada†. Palma d’oro a Cannes.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Vittorio Boarini
>
>
>  Martedì 17 gennaio, ore 22.15, Cinema Lumière
>  TERAPIA DI GRUPPO (Beyond Therapy, USA/1987) di Robert Altman (93’)
>  L'uomo  che  ha  diretto  Mash  (ma  anche i Protagonisti e La fortuna di
>  Cookie)  ha  di  sicuro dimostrato di avere un suo naturale aspro talento
>  per  la commedia. Terapia di gruppo s’impegna troppo a dimostrarlo. È una
>  specie  di  satira della psicanalisi, molto costruita, molto artificiale,
>  stipata  di  personaggi  (magnifico  cast)  e  di nevrosi sessuali. Resta
>  l’impressione che per una storia come questa ci sarebbe voluto l’Allen di
>  quegli anni, e che il copione sia finito all'indirizzo sbagliato.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Mercoledì 18 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
>  STREAMERS (USA/1983) di Robert Altman (118’)
>  Nel  1966,  nel  pieno  della  guerra  del Vietnam, quattro reclute e due
>  veterani  attendono  la  partenza  per  il  fronte  nella  camerata della
>  caserma,  tra  scontri  di  razza, classe e carattere. Dal claustrofobico
>  dramma  teatrale  di  David  Rabe,  il  regista  realizza  un film teso e
>  violento,  agitato da individui soli e dominati dalla paura: “Nel 1969 ho
>  girato M.A.S.H. In pratica qui racconto la stessa storia, solo che non fa
>  più ridere†.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Mercoledì  18 gennaio, ore 22.15 (replica venerdì 20 gennaio, ore 17.30),
>  Cinema Lumière
>  JIMMY DEAN, JIMMY DEAN (Come Back to the Five and Dime, Jimmy Dean, Jimmy
>  Dean, USA/1982)
>  Ancora  tre donne, come in uno specchio. Lo specchio c’è davvero, trovata
>  scenografica   che  taglia in due il soffocante negozio di piccola ciarpa
>  (il   five  and  dime  del  titolo  originale)  di  McCarthy,   cittadina
>  conficcata  nel nulla del Texas dove ebbero luogo le riprese del Gigante.
>  Le  tre  ex  ragazze  innamorate  di James Dean lì si ritrovano vent’anni
>  dopo:  sogni avariati, tenerezza, paura, claustrofobia, e quando entra in
>  scena  Karen  Black  un  colpo di teatro che sembra un Tennessee Williams
>  molto  più  camp,  e  però  ci  commuove nel profondo. Le altre due, pure
>  bravissime, sono Cher e Sandy Dennis.
>  Copia  restaurata  proveniente  da UCLA Film & Television Archive, con il
>  sostegno   di  The  Film  Foundation  and  the  Hollywood  Foreign  Press
>  Association
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Giacomo Manzoli
>
>
>  Venerdì 20 gennaio, ore 20.30, Cinema Lumière
>  SECRET HONOR (USA/1984) di Robert Altman (90’)
>  Un  segreto capolavoro che Altman fabbrica per la televisione nel momento
>  in cui, al cinema, si smarrisce in cose minori. Un ritratto acceso, cupo,
>  monologante del più disprezzato presidente della storia americana: con la
>  faccia  solcata  e  gommosa  di  Philip Baker Hall, Richard Nixon è tutto
>  grida  e furore nel raccontare a un registratore l’affare Watergate, e la
>  sua  voce,  come  nella wilderiana Fiamma del peccato, è quella d'un uomo
>  morto.  Il  giudizio  politico  di  Altman  non  fa sconti, lo sguardo di
>  cineasta mette in scena il dramma d'un torvo perdente. Realizzato insieme
>  agli studenti, durante un corso all’Università del Michigan.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Gianfranco Pasquino
>
>
>  Domenica 22 gennaio, ore 18, Cinema Lumière
>  IL LUNGO ADDIO (The Long Goodbye, USA/1973) di Robert Altman (112’)
>  Per  schiere di fan, il miglior Chandler al cinema di sempre, elegia noir
>  sul  tradimento  e sulla  solitudine nel sole accecante della California:
>  â€œIl  fatto più importante è la scomparsa del gatto. Questa è la storia di
>  un  uomo  che  perde  il  suo  gatto e il suo migliore amico†. Ma sentite
>  cos’altro  diceva  Altman,  in  un'intervista del 2001 ad Andrea Morini e
>  Sergio Toffetti: “Chandler mi annoiava. Non lo capivo. Però avevo un’idea
>  per  un  film  sulla  Los  Angeles  anni  Settanta. Adottai lo spunto del
>  personaggio  di Marlowe che si svegliava dopo vent'anni e vedeva dilagare
>  la  mania  per  i  cibi sani, le ragazze tutte prese a tenersi in forma e
>  l'armamentario  tipico  dell’epoca.  Ãˆ  questa l'unica ragione per cui ho
>  fatto il film: la trama non ha alcun significato†.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Giampiero Rigosi
>
>
>  Lunedì 23 gennaio, ore 19.45, Cinema Lumière
>  GOSFORD PARK (USA/2001) di Robert Altman (137’)
>  Una  verde  tenuta  inglese, negli anni Trenta. Un milord e una fedigrafa
>  milady. Molti ospiti, qualcuno d’ambiguo pedigree. Una battuta di caccia.
>  Cene  formali e colazioni a letto. Un delitto, infine. E padroni e servi,
>  sempre impegnati nella loro inesausta, futile, drammatica dialettica. Sì,
>  Ã¨  un  po’ Agatha Christie e un po’ La Règle du jeu e magari un po’ anche
>  la  storica  serie  tv inglese Su e giù per le scale, ma è soprattutto il
>  film magnifico di un regista che sa orchestrare attori e dialoghi, ironia
>  e morale come pochi altri.
>
>
>  Lunedì  23  gennaio,  ore  22.15 (replica giovedì 26 gennaio, ore 22.30),
>  Cinema Lumière
>  I PROTAGONISTI (The Player, USA/1992) di Robert Altman (124’)
>  Tratto  dal  romanzo  di  Michael  Tolkin,  segna il ritorno di Altman in
>  grande  stile  nel  cinema contemporaneo. Un’opera corale ed estremamente
>  autoconsapevole,  divisa tra feroce satira dell’industria hollywoodiana –
>  echi  dell’autoreferenzialità  mediatica  di  M.A.S.H.  â€“  e  riscrittura
>  esistenziale  del  noir,  come  già  per Il lungo addio. Morale: il senso
>  ultimo della realtà ci sfugge, stretto in una morsa di gelo.
>
>
>  Martedì 24 gennaio, ore 17, Cinema Lumière
>  TANNER 88 (USA/1988) di Robert Altman (2 episodi, 120’)
>  â€œMiniserie  televisiva  in  undici episodi prodotta dalla HBO e girata di
>  giorno   in   giorno,  durante  le  primarie  presidenziali  del  Partito
>  Democratico  del  1988.  Altman,  la  sua  troupe e lo sceneggiatore Gary
>  Trudeau  (l’inventore  di  Doonesbury) mettono in pista il loro candidato
>  Jack  Tanner, e la campagna vera si confonde con  la finta† (dal catalogo
>  del   Torino  Film  Festival  2011).  Le  modeste  videocamere  del  1988
>  contribuiscono  a  destrutturare  l'immagine  e  a  complicare  il  gioco
>  polifonico:  tutto  quasi  più  altmaniano  di  Altman.  Significativa la
>  consonanza  con  temi  e morale delle Idi di marzo di George Clooney: chi
>  vince, ieri e oggi, è chi tiene per il collo i media.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Martedì 24 gennaio, ore 19, Cinema Lumière
>  UN MATRIMONIO (A Wedding, USA/1978) di Robert Altman (125’)
>  Le  feste di matrimonio assomigliano a uno spettacolo teatrale in cui gli
>  stati  d’animo  trascolorano  come i passaggi di stagione. In fondo, cosa
>  interessa  ad  Altman  in un soggetto del genere? “È difficile camuffarti
>  quando non sai cosa si aspettano gli altri da te […]. Ognuno vuole dare
>  il  meglio;  la  gente  si  mette  le  scarpe  strette  e  si chiede cosa
>  penseranno  gli altri. Sono tutti su di giri per l’importanza dell’evento
>  e  per  il  fatto  che  vogliono  apparire  al proprio meglio. Poi bevono
>  qualche bicchiere, il tempo passa e iniziano ad annoiarsi. L’ilarità e la
>  gioia si affievoliscono, ed emerge tutto il resto†.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Martedì  24  gennaio,  ore 21.15 (replica venerdì 27 gennaio, ore 17.30),
>  Cinema Lumière
>  AMERICA OGGI (Short Cuts, USA/1993) di Robert Altman (187’)
>  Straordinario  cut-up  dai  racconti di Raymond Carver, il punto più alto
>  dei  rapporti  tra  cinema e letteratura americana. “Nashville raccontava
>  cinque  giorni  di  ventiquattro  personaggi  nella  città  della  musica
>  country;  America  oggi  racconta  oltre  quaranta  personaggi in una Los
>  Angeles  assediata  da  aerei  che  spruzzano  pesticida e minacciata dal
>  terremoto che prima o poi la raderà al suolo. Le storie si sovrappongono,
>  si rincorrono, talvolta si intrecciano; ma raramente la nostra percezione
>  Ã¨  stata tanto acuta ed elettrizzata, raramente abbiamo condiviso tanto a
>  fondo  personaggi  così  deboli, confusi, cinici, delusi. Tra Nashville e
>  America oggi passano vent’anni di storia americana; al disorientamento si
>  Ã¨ sostituita la disperazione†. (Emanuela Martini)
>  Introduce Leonardo Gandini
>
>
>  Giovedì 26 gennaio, ore 17, Cinema Lumière
>  TRE DONNE (3 Women, USA/1977) di Robert Altman (124’)
>  "Il  â€™77  di  Altman  Ã¨  un  piccolo  film  filosofico  sulla  sofferenza
>  femminile.  I tre personaggi del titolo rappresentano altrettanti disagi,
>  soffocati  dal  grigiore  quotidiano  e  ricacciati  al limite del mondo.
>  L’ambientazione  di  provincia  non è mai stata così inospitale, saloon e
>  ospedali  rimandano a un’America antica che ha lasciato dietro di sé solo
>  la solitudine". (Roy Menarini)
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Lunedì 30 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
>  KANSAS CITY (Kansas City, Francia-USA/1996) di Robert Altman (116’)
>  Una  memoria  della  Grande  Depressione,  un  omaggio ai gangster movies
>  minori degli anni Trenta, una passeggiata piena di fantasmi nella propria
>  infanzia:  Altman,  nel  1934, viveva a Kansas City e aveva nove anni. La
>  ragazza  d’un bandito, che va al cinema e s’ispira a Jean Harlow, rapisce
>  la  moglie d’un politico democratico, e si caccia nei guai con un potente
>  boss  nero:  ma  quel  che  conta  Ã¨  la ricreazione d’un mondo con pochi
>  oggetti,  molte  ombre,  molto  fumo,  e  soprattutto  la celebrazione di
>  â€œun’epoca in cui tutto ciò che accadeva sembrava avere una colonna sonora
>  jazz†  (Roger  Ebert).  La  scena  che  non si dimentica: Coleman Hawkins
>  (Craig  Handy), Lester Young (Joshua Redman) e Ben Webster (James Carter)
>  si sfidano a colpi di assolo allo Hey Hey Club.
>
>
>  Lunedì  30  gennaio,  ore  22.15 (replica martedì 31 gennaio, ore 22.15),
>  Cinema Lumière
>  I COMPARI (McCabe and Mrs. Miller, USA/1971) di Robert Altman (120’)
>  Nell’America di fine Ottocento, l’avventuriero McCabe e la maîtresse Mrs.
>  Miller  gestiscono  un bordello, e lo difendono fino alla fine dalle mire
>  della  compagnia  mineraria che vuole insediarsi sul loro terreno. Un po’
>  la  â€˜nascita  di  una nazione’ di Altman, apologo beffardo sul mito della
>  frontiera  e  sull’ideologia  della  libera  impresa,  finisce per essere
>  tutt’altro:  il  più  romantico  dei suoi film,  che affonda nella neve e
>  negli ultimi barbagli d’un amore consumato, mentre il ritmo delle ballate
>  di  Leonard  Cohen  ne calibra il passo. Lui è Warren Beatty, lei è Julie
>  Christie  (indimenticabile, stordita d’oppio nella scena finale) e questo
>  Ã¨ certamente il loro film.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>
>
>  Martedì 31 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
>  RADIO  AMERICA  (A  Prairie  Home  Companion,  USA/2006) di Robert Altman
>  (105’)
>  Sotto  la guida di Garrison Keillor, anche autore della sceneggiatura, va
>  in  onda  l’ultima  puntata  di  un  popolare  show radiofonico a base di
>  canzoni  folk  e  country.  La  battuta con la quale l’angelo della morte
>  congeda   un  anziano  cantante  spirato  nel  suo  camerino  suona  come
>  l’epitaffio  per il grande vecchio del cinema americano qui al suo ultimo
>  film:  â€œLa  morte  di un vecchio non è mai una tragedia. Perdonalo per le
>  sue mancanze e ringrazialo per l'amore e la tenerezza†.
>  Versione originale con sottotitoli italiani
>  Introduce Franco Minganti
 

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