Dopo l'anteprima romana di ieri sera, il Cineclub Detour, in via Urbana 47 A, ospita Shooting Silvio, una produzione Kubla Khan – Mork & Berry. Il film di Berardo Carboni resterà in programmazione nella sala del Detour dal 24 al 29 aprile e dal 2 al 6 maggio (spettacoli alle h 20:45 e alle h 22:40). Shooting Silvio non è un film 'terrorista' né un documentario su/contro Silvio Berlusconi. Il film non prende nessuna posizione nei confronti dell'ex Presidente del Consiglio, lo assume così come lo hanno mostrato le televisioni, i giornali, internet. Nessun filtro, nessun tentativo di analisi, nessuna tesi da difendere. L'idea è quella di riproporre i chiaro-scuri della vita di Berlusconi e le opinioni dei suoi detrattori in modo neutrale, equidistante, come un dato oggettivo della storia italiana di questi anni. In realtà il legame con la macro-storia, con fatti di cronaca e personaggi reali, è solo un aspetto del film – per quanto il più immediato e di impatto. Il cuore della pellicola è altrove, nel racconto della ricerca affannosa di un'identità, di un progetto, di un percorso che dia senso al vivere; ma è anche la denuncia disperata di un sistema in cui comunicare è solo apparentemente più semplice e ogni idea può essere manipolata e distorta. Eppure Shooting Silvio è un film che in Italia non era possibile produrre in modo tradizionale. Il film è stato finanziato in parte con i soldi raccolti organizzando dibattiti, rappresentazioni teatrali, concerti e D.J. sessions che hanno coinvolto personalità della cultura e dello spettacolo – tutti gli artisti che si sono esibiti lo hanno fatto a titolo gratuito o percependo al massimo un rimborso spese. La restante parte del denaro necessario viene dalla vendita di spillette e t-shirt con il logo del film, dalla collaborazione con una casa di produzione piccola ed indipendente nata appositamente per supportare il progetto, la Mork & Berry Production s.r.l., e dall'aiuto della Kublakhan, una società impegnata da anni nella produzione di film di giovani autori. Marco Travaglio, Alessandro Haber, Antonino Iuorio, Remo Remotti e Erlend Oye dei Kings of Convenience hanno deciso di partecipare al progetto accettando, come tutti gli altri componenti del cast, di essere pagati solo se e quando il film incasserà. Nel corso dei prossimi mesi la distribuzione 'alternativa' toccherà più di venti città italiane.

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