23/5/2008 – Guy Debord readymadetour film per tutti e per nessuno
A Fuori Orario Guy Debord, João César Monteiro, Derek Jarman e Vittorio Cottafavi
RAITRE
Fuori Orario cose (mai) viste
di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola Giorgini Melani Turigliatto e Bendoni
presenta
Venerdi 23 maggio dalle 2.10 alle 7.00 (4h
guy debord readymadetour
film per tutti e per nessuno (1)
con i film
HURLEMENTS EN FAVEUR DE SADE 57’
(Urla in favore di Sade, 1952, b/n)
scritto e realizzato da Guy Debord
<> Guy Debord
L’opera prima (ma sarebbe meglio dire “zero”) di Guy Debord, morto suicida nel 1994, azzeramento (oltrepassamento?) totale dell’immagine. Versione originale con sottotitoli italiani.
(Branca de neve, Portogallo, 2000)
Regia: João César Monteiro – Con (voce) Maria do Carmo, Reginaldo Da Cruz, Ana Brandão, Luis Miguel Cintra, Diogo Dória e João César Monteiro
“Il film si apre con alcune immagini fotografiche reali, quelle del corpo dello scrittore svizzero trovato morto nella neve a Herisau nel 1956, poi lo schermo viene invaso dal buio e inizia il dialogo, con sottolineature recitative di tipo prettamente teatrale. La favola di Biancaneve viene ripresa da dove i fratelli Grimm l’avevano lasciata, ovvero da quando il principe risveglia Biancaneve, ma stavolta l’eroina rifiuta l’happy end e il principe si rammarica, sospirando: “Perturbo la tua pace, giacevi così bene nella tua bara, se ti avessi lasciata lì”. I suoi sono “personaggi che hanno attraversato la follia e per questo rimangono di una superficialità straziante, completamente disumana, imperturbabile”. Così Walter Benjamin a proposito dei personaggi di Robert Walser dalla cui Schneewittchen (Biancaneve) Monteiro ha tratto il suo film.” (Giovanni Petitti)
BLUE Prima Visione Tv
(G.Bretagna 1993, col.
Regia: Derek Jarman
Con le voci di Nigel Terry, John Quentin, Derek Jarman, Tilda Swinton
Il celebre testamento del regista Derek Jarman. Sullo schermo completamente blu e senza immagini, scorrono le voci dei suoi attori di sempre, Tilda Swinton, Nigel Terry e John Quentin, accompagnate dalle musiche composte da Simon Fisher Turner. Il film è lo straziante e profondo racconto dei pensieri del regista sulla malattia che lo ha portato alla morte, sui sentimenti, l'arte, la poesia, il cinema, la memoria, il tempo, il disfacimento fisico. In Blue, la fine della vita viene affrontata con la passione e la volontà di vivere che ha sempre contraddistinto
Sabato 24 maggio dalle 1.50 alle 7.00 (5h
guy debord readymadetour
film per tutti e per nessuno (2)
con i film
SUR LE PASSAGE DE QUELQUES PERSONNES A’ TRAVERS UNE ASSEZ COURTE UNITE’ DE TEMPS
(Sul passaggio di alcune persone attraverso un’unità di tempo abbastanza breve, 1959, b/n,
scritto e realizzato da Guy Debord
<
Si può considerare questo cortometraggio come una serie di appunti sulle origini del movimento situazionista; appunti che, di conseguenza, contengono ovviamente una riflessione sul loro stesso linguaggio.>> Guy Debord
Il primo cortometraggio realizzato da Guy Debord.
CRITIQUE DE LA SEPARATION v.o.sott.it. 17’20’’
(Critica della separazione, 1961, b/n,)
scritto e realizzato da Guy Debord
<
LA SOCIETE’ DU SPECTACLE v.o.sott.it. 87’
(La società dello spettacolo, 1973, b/n,
scritto e realizzato da Guy Debord
L’opera più celebre di Debord, dove lo stadio parodistico-serio dell’accumulazione degli elementi ‘detournées’ <
REFUTATION DE TOUS LES JUGEMENTS, TANT ELOGIEUX QU’HOSTILES, QUI ON ETE’ JUSQU’ICI PORTE’ SUR LE FILM LA SOCIETE’ DU SPECTACLE
(Contestazione di tutti i giudizi, sia elogiativi che ostili, che sono stati fatti fino a qui sul film ‘La societé du spectacle’, 1975, b/n,
Scritto e realizzato da Guy Debord
versione originale con sottotitoli italiani
IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI 95’
(1978, b/n,
scritto e realizzato da Guy Debord
<
Versione originale con sottotitoli italiani.
Domenica 25 maggio dalle 2.25 alle 6.00 (3h
Atlantide, naufragio con/senza spettatori (1)
con il film
I CENTO CAVALIERI dur 111’
(Spagna-Italia 1964, col.)
Regia: Vittorio Cottafavi
Con Mark Damon, Antonella Lualdi, Rafael Alfonso, Manuel Gallardo, Arnoldo Foà, Hans Nielsen, Wolfgang Preiss, Gastone Moschin, Barbara Frey, Enrico Ribulsi
Allo scadere dell’anno 1000 una piccola comunità dell’Italia medievale viene turbata dall’arrivo dei mori. Ultimo lungometraggio realizzato per il cinema da Cottafavi è anche quello che realizza meglio la sua teoria brechtiana del cinema.
NELLA TERRA DI DON CHISCIOTTE dur
Puntate 6, 7, 8, 9
Scritto e diretto da Orson Welles nel 1962. operatore alla macchina José Manuel De
Del film vengono presentate le ultime quattro puntate, nella nuova versione priva di commento (nel 1962 aggiunto dalla Rai) e con la sola colonna internazionale con le musiche originali scelte e volute da Welles.
Sesta puntata: SIVIGLIA. durata
Settima puntata:FERIA DE ABRIL A SIVIGLIA. dur.
La puntata si incentra sui festeggiamenti che si svolgono ogni anno a Siviglia per l’inizio della primavera, e che durano sempre alcuni giorni (notti comprese!) Parate in costume andaluso, esibizioni di strada di ballerini di Sevillana. E’ l’avvenimento più importante della città dopo le cerimonie religiose della Settimana Santa.
Ottava puntata: TEMPO DI FLAMENCO. dur.
Welles visita il Pueblo Espanol di Barcellona (un palazzo storico che racchiude tutti i principali esempi delle architetture presenti in Spagna), ma il racconto visivo è incentrato sui passi di flamenco della piccola Beatrice, che intersecano tutte le mete incontrate nella puntata: il nord della Spagna,
Nona puntata: ROMA E ORIENTE IN SPAGNA. dur.
L’ultima puntata è dedicata al riscontro delle testimonianze della storia romana (tra Segovia e Italica) e araba (Granada, Toledo, Cordoba), alla felice convivenza degli stili architettonici nello sviluppo delle città. Osserviamo la curiosità geografica del Protettorato inglese di Gibilterra e infine la visita all’Archivio Generale della Compagnia delle Indie a Granada. Il viaggio di Orson Welles in Spagna si conclude non casualmente a Palos, lì dove era iniziato quello di Cristoforo Colombo.
Lunedì 26 maggio dalle 1.00 alle 2.15 (
afferra il tempo: quarant’anni di tv/cinema di antonello branca cineasta totalmente curioso
a cura di Ciro Giorgini
con
TEXAS LO SPIRITO DI EL ALAMO
Di Antonello Branca (1971,
Dopo le sue inchieste sulla California, dopo What’s Happening e Seize the Time, Antonello Branca ha inteso cercare e proporre per il pubblico il volto dell’America reazionaria, affarista e anche un po’ razzista. La trova facilmente in Texas, dove, con il consueto taglio d’autore, realizza due puntate televisive. Nella prima emerge il cosiddetto Spirito di El Alamo, quello che avevano i quaranta texani buoni e giusti che affrontarono le truppe del generale Santana, quello dell’americano tutto di un pezzo che sfida i “diversi” con la forza delle colt e con i modi da bovaro, che respinge gli immigrati clandestini messicani, salvo poi farli lavorare da schiavi nelle loro terre sconfinate, a condizioni da fame ma con l’affetto del buon allevatore, che sostituisce con le lacrime il bestiame e il ranch per far posto ai pozzi di petrolio.
Trasmesso il 14/9/71