A Sarajevo, 52 anni fa, nasceva Emir Kusturica. Studente all'Academy of Performing Arts di Praga, già con il corto Guernica (1978) vince il primo premio allo Student's Film Festival in Karlovy Vary. Il suo primo lungometraggio, Do you rememeber Dolly Bell? (1981) vince il Leone d'oro a Venezia, Il tempo dei gitani (1988) il premio per la migliore regia a Cannes, Arizona Dream (il suo primo film in lingua inglese, scritto insieme a David Atkins, suo studente di regia negli Stati Uniti) riceve l'Orso d'argento a Berlino; con Underground (1995) il regista riceve il massimo premio al festival di Cannes. Kusturica, che da molti anni suona il basso nel gruppo rock di Sarajevo 'Zabranjeno Pusenje' (noto anche come 'The No Smoking Orchestra'), dopo i suoi ultimi lavori (La vita è un miracolo, All the invisibile children) ha in cantiere due film da regista e uno da attore. In post-produzione c'è Maradona, documentario sulla vita del calciatore argentino; Kusturica sta inoltre girando in questi giorni Zavet, dramma ambientato nei dintorni di Belgrado e centrato sul rapporto padre/figlio: nel cast figurano Aleksandar Bercek (La vita è un miracolo) e Miki Manojlovic (Papà è in viaggio d'affari, Gatto nero gatto bianco). Il regista vestirà invece i panni di attore (come ha già fatto in Jagoda – Fragole al supermarket di Dusan Milic e in Viaggio Segreto di Roberto Andò) in Poslednji krug u Monci 2, diretto da Luigi Perelli (18 anni tra una settimana), che lo vedrà recitare accanto a Jeremy Irons e Inés Sastre.

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