24/3/2005 – Oggi i premi Filmcritica-Umberto Barbaro

Edizione 2005, a Roma

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Oggi, 24 marzo, alle ore 17.30, verranno consegnati  nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini i premi  Filmcritica-Umberto Barbaro  per il 2005.
Il Premio Filmcritica-Umberto Barbaro prevede un premio di euro 2.500 per il miglior libro di autore italiano di teoria  o estetica e un premio di euro 5000 per la pubblicazione in italiano (Donzelli editore) del miglior libro di autore straniero, sempre di teoria  o estetica.

La giuria, composta  da Edoardo Bruno, Alessandro Cappabianca, Carmine Donzelli, Daniele Dottorini, Giacomo Marramao, Gabriele Pedullà e Jacqueline Risset ha assegnato i seguenti premi:
Premio miglior libro italiano a Anche il tempo sogna. Quando il cinema racconta la storia (Edizioni Cineforum-Ets) di Sergio Arecco: per la sapiente e originale costruzione di un percorso di ricerca incentrato sul rapporto tra cinema e storia, e per la profondità di analisi che lo caratterizza, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento del rapporto tra potere e messa in scena, tra rappresentazione politica ed immagine cinematografica, in cui quest'ultima diventa, nella lettura di Arecco, non solo la forma attraverso cui il potere si è mostrato nella contemporaneità, ma anche il dispositivo mediante il quale l'illusione della rappresentazione si rivela come tale. La ricchezza degli argomenti e la capacità di elaborare percorsi teorici a partire da esempi che attraversano tutta la storia del cinema, fanno di questo testo un punto di riferimento prezioso ed originale per ripensare il ruolo politico e teorico dell'immagine cinematografica nel novecento.
Premio miglior libro straniero  a Voir et pouvoir. L'innocence perdue: cinéma, télévision, fiction, documentaire (Verdier) di Jean-Luis Comolli: per la complessità e la ricchezza di un testo multiforme che si sviluppa nel corso di quindici anni di lavoro teorico, periodo in cui l'autore ha accumulato riflessioni e ricerche, analisi e commenti che hanno come elemento comune l'urgenza di ripensare lo statuto dell'immagine in movimento (non solamente cinematografica), di fronte al potere dello spettacolo mediatico e di fronte alla perdita dell'innocenza dello spettatore, che non possiede più la facoltà di credere in ciò che vede. Le pagine del libro colpiscono per l'intensità della scrittura e per la varietà dei riferimenti, pagine che testimoniano la volontà dell'autore di tornare a riflettere teoricamente sul cinema e a partire dal cinema, riattivando una scrittura che diventa ben presto il luogo di una messa in gioco personale e totale, mai asettica né accademica.
Targa d'argento a Lo schermo dei sogni. Chiavi psicoanalitiche del cinema (Marsilio) di Lucilla Albano.
Menzione speciale a Paul Schrader (Le Mani) di Alessandro Canadé.
Targa per un libro didattico divulgativo a L'alfabeto dello sguardo. Capire il linguaggio audiovisivo (Carocci) di Antonio Medici e Daniele Vicari.

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