27/8/2001 – Seifollah Dad, vice-ministro della cultura iraniana si dà alla regia
Si è dimesso dal prestigioso ruolo che rivestiva nel suo paese per coltivare la sua passione di autore.
Nominato nel 1997 dal precedente ministro della Cultura iraniana Ataollah Mohadjerani, bestia nera dei conservatori, Seifolah Dad ha avuto il grande merito di procedere alla modernizzazione e progressiva liberalizzazione della fertile cinematografia nazionale, battendosi per togliere l’embargo imposto a certi film e per ammorbidire le ferree regole imposte da settori vicini al clero sulla rappresentazione delle donne e sulle citiche allo stesso apparato religioso. Le misure da lui adottate hanno consentito una sempre maggiore diffusione e un crescente successo della cinematografia iraniana all’estero permettendo l’affermazione, accanto ai già noti Abbas Kiarostani e Mohsen Makhmalbalf, di nuovi registi come Jafar Panahi, Samira Makhmalbalf, Bahman Gobhadi, Hassan Yektapanah e Rafi Pitts. Regista già nel 1995 di "The Survivor", Dad sta lavorando al film che darà inizio alla sua nuova carriera.