27/9/2005 – E' ancora vivo il cinema italiano?
Cinecittà Holding ha reso noto il Rapporto sul mercato cinematografico in Italia
E' stato reso noto nei giorni scorsi il primo Rapporto di Cinecittà Holding sul mercato cinematografico in Italia. L'analisi riguarda il quinquennio 2000-2004 ed affronta otto argomenti: film in sala, produzione cinematografica italiana, distribuzione, sale, imprese, home video, film in tv e il panorama internazionale.
Il rapporto, che dalla primavera prossima avrà cadenza annuale, fa dunque il punto sullo stato di salute dell'industria cinematografica in Italia, concentrandosi innanzitutto sui dati relativi alle sale e alla distribuzione. Se il numero complessivo delle sale è diminuito, oggi ci sono più schermi attivi rispetto a 5 anni fa (si è passati da
Per quanto riguarda le case di distribuzione, sono all'incirca quaranta quelle operanti in Italia, ma i ricavi sono ripartiti in maniera assolutamente squilibrata: solo 4 case guadagnano il 55% degli incassi totali. Dal punto di vista della produzione, l'andamento è meno negativo del previsto: in Italia si producono circa 130 titoli l'anno, in linea con gli standards europei ed i film presentano dei budget molto più sostanziosi rispetto al passato (cresciuti dell'82% i costi medi preventivi nell'arco del quinquennio). Il vero problema è la visibilità. Le produzioni italiane, tranne rare eccezioni, sono mal distribuite, escono in poche città e per poche settimane. I dati più confortanti, comunque, vengono dal mercato dell'home video, che in cinque anni ha avuto un aumento del 55% e solo nel