30/7/2003 – Giovedì arriva Sky
Il monopolio della tv satellitare
Et voilà, l'impero è servito: giovedì mattina gli italiani non potranno più scegliere tra due diverse offerte di programmazione televisiva satellitare, ma dovranno necessariamente fare riferimento all'unico soggetto presente sul mercato, nel neonato monopolio della pay tv: Sky Italia. Niente più competizione tra Tele+ e Stream, per accaparrarsi – con offerte sempre migliori (?) – nuovi clienti, ma un solo "venditore" di servizi, con tutti i limiti e i rischi che una situazione come questa comporta.
Tecnicamente, nessun obbligo per i clienti delle pay tv in corso di "trapasso": solo una telefonata al contact center di Sky, e – senza cambiare decoder o card – i nuovi canali saranno disponibili direttamente sugli schermi. La dichiarazione d'intenti del direttore di Sky, David Bouchier, è chiara: nessun "conflitto" con Rai e Mediaset, ma complementarietà con i duopolisti della tv "in chiaro".
Per gli amanti del cinema, sei canali specializzati dovranno fare i conti con gli appetiti cinefili degli appassionati: secondo il responsabile, "duecento film al mese, senza interruzioni pubblicitarie: un'offerta di prime visioni come non si era mai vista prima d'ora nel vostro Paese", con una massiccia presenza di cinema italiano "di qualità". Per l'informazione, un canale di sole news 24-hours-a-day, con nomi famosi come Alan Friedman e Roberto D'Agostino, re del gossip.