Blog DIGIMON(DI) – La sparizione degli oggetti…

Una delle meravigliose contraddizioni del mondo digitale è nel suo essere, al contempo, un eliminatore di oggetti e creatore di (nuovi) oggetti. Il problema sarà di capire quali oggetti faranno parte del nostro armamentario di umanitech dei prossimi anni. Cosa avviene? Che la digitalizzazione degli oggetti (della cultura, della comunicazione, ecc..) fa letteralmente sparire degli oggetti. Non da un giorno all’altro ma molto, molto rapidamente. Quanti acquistano ancora dei CD per ascoltare musica? Vi ricordate il CD ROM? Che fine hanno fatto tutte le enciclopedie e i progetti legati a quel supporto?

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Poi leggiamo su un informatissimo sito web (Dday.it) che “la fine del Bluray è vicina”, presto sostituito da applicazioni ad alta definizione scaricabili direttamente dalla rete.  Ora a parte il fatto che l’articolo è misteriosamente “sparito” dal sito ( il link era http://www.dday.it/redazione/2997/Film-come-Apps-la-fine-del-bluray-vicina.html e ora risulta inesistente…a proposito di “sparizioni”….) il “consumatore medio” (esiste?) si domanderà: “ma come, ancora non sono passato dal formato standard a quello ad Alta Definizione (oppure “ho appena comprato il mio nuovo fiammeggiante lettore BluRay..) e qui si celebra già la sua sparizione?”  Eppure è già da un po’ che i segnali contro questo formato di riproduzione delle immagini (del cinema!) suonano negativi. “il Blu Ray è una moda passeggera”. “Potremo presto vedere un passaggio a contenuti gratuiti e a noleggio di qualità accettabile (almeno 720p) che avrà la meglio su qualunque altra soluzione di distribuzione” ha dichiarato nientemeno che Steve Jobs, e sto citando un articolo del luglio 2010…

Essere dei consumatori consapevoli, in questo ventunesimo secolo, è diventata un’attività complicatissima. Quale tablet conviene comprare? Come Android o OS? Che formato? Come faccio senza la tastiera “reale”? E ha senso comprare un televisore 3D?  Insomma: quanto dura oggi un oggetto tecnologico “moderno”? Uno smartphone di febbraio 2011 quanto sarà obsoleto fra un anno? E fra quanto diventerà oggetto un giurassico da museo? Siamo dentro un infernale gioco al rinnovamento, all’innovazione continua, dove è difficile scegliere e muoversi senza ritrovarsi, facilmente e fatalmente, con il prodotto sbagliato.

Per gli appassionati di cinema, da ormai trent’anni circondati da “contenitori” di film (prima le più ingombranti videocassette, poi i più eleganti DVD) si prospetta una meravigliosa liberazione degli spazi abitativi. Via tutto, via gli scaffali e la polvere, via l’archiviazione o la ricerca affannosa. E lo stesso può arrivare per i libri con i nuovi e-book. Come nelle avanguardistiche case di alcuni film hollywoodiani ci rimarranno solo dei dispositivi, fissi e mobili, attraverso i quali fa arrivare tutti i contenuti culturali che vogliamo.

Eppure, di tutte queste sparizioni dei supporti, ancora non ho avuto notizie della… sparizione degli schermi (che anzi sembrano moltiplicarsi sempre di più e diventare a loro volta contenitori di tutto – vedi i tablet che nello schermo contengono, ad es. la tastiera). Le nostre case saranno fatte di soli schermi? Mentre continuo a riversare le mie rare vhs in dvd mi chiedo cosa sto facendo, in un mondo dove la proprietà degli oggetti sta sempre più diventando la disponibilità e l’accesso ai contenuti attraverso la rete. Cosa ci regaleremo a Natale? Un magnifico ed emozionante…download!

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