TORINO 27 – "Crackie", di Sherry White (Concorso)

Crackie

L’esordiente Sherry White ci mette di fronte ad una sofferta storia sull’adolescenza e sulla ricerca della figura materna. Per farlo sceglie uno stile profondamente realistico, utilizzando una fotografia livida ed una recitazione contenuta

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CrackieIn una sperduta e gelida isola del nord Canada, l’adolescente Mitsy si trova a vivere quel difficile momento che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta. Come i suoi coetanei nel resto del mondo si sente piena di amore da dare, ma per lei è più difficile che per gli altri: vive in una baracca insieme alla nonna (che sopravvive facendo la robivecchi) inaridita dalle delusioni della vita. Si trova così a sognare di raggiungere la madre che vive in un altro stato e l’ha abbandonata all’età di quattro anni. Per assecondare il suo bisogno d’amore non trova di meglio che adottare un cane ed iniziare una relazione sessuale con un balordo locale. Quando la madre torna sull’isola per Mitsy svanisce anche l’illusione di ristabilire con lei un rapporto appagante.

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Mitsy non riesce a comunicare con gli altri più di quanto non riesca a farlo con il suo cane. Come gli altri nemmeno lui sembra accorgersi della sua presenza. Avrà bisogno (inconsapevolmente) di un’azione eclatante perché ci si accorga di lei.

L’esordiente Sherry White ci mette di fronte ad una sofferta storia sull’adolescenza e sulla ricerca della figura materna. Come dice lei stessa, infatti: “Alla nascita siamo tutti legati alle nostre madri. Per molti di noi, questo legame continua ad esistere fino a quando non raggiungiamo l’indipendenza. Ma per altri bambini il legame è reciso troppo presto. Bruscamente. E il bambino continua a cercarlo per anni. Alcune persone giungono alla conclusione che se non riesci a trovare una madre puoi sempre essere una madre”.

Quasi obbligata, per raccontare una storia come questa, appare la scelta di adottare uno stile fortemente realistico (che sembra padroneggiare bene), caratterizzato da una fotografia livida ed una recitazione contenuta che riesce, comunque, a mettere in luce le qualità della giovanissima Meghan Greeley (Mitsy) anche lei esordiente.

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