VENEZIA 69 – "Malick è convinto che il silenzio sia più importante delle parole". Incontro con Olga Kurylenko

olga kurylenko
Assenti il regista Terrence Malick e tre degli interpreti principali (Ben Affleck, Rachel McAdams e Javier Bardem), l'attrice ucraina è la testimonial veneziana di To The Wonder ed anche lei la rivelazione del film. Dalla Bond-girl di Quantum of Solace al colpo di fulmine col regista di The Tree of Life. Qui parla del loro primo incontro, di come ha lavorato sul movimento del personaggio, di Tolstoj

 

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olga kurylenkoAssente Terrence Malick (che è in pieno fermento creativo e non legge le critiche dei film), assente Ben Affleck, assente Rachel McAdams, assente Javier Bardem, lo spazio è quasi tutto per lei. Olga Kurylenko, 33enne, ucraina, fino a To the Wonder (è annunciato per l’inverno) era conosciuta soprattutto come eroina del cinema d’azione. Dopo Hitman, Max Payne, Centurion e soprattutto lo 007 di Quantum of Solace l’attrice è stata catapultata nell’universo del regista statunitensein un passaggio dove la sua figura sembra passare dai contorni del fumetto a quelli del sogno.

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Quant'è difficile esprimere il modo di amare in modo così contrastato e soprattutto il fatto che l'amore non possa essere eterno?

La gente si separa per molti motivi, e questo è successo a molti di voi in sala, ma non è detto che l’amore finisca. Per quanto riguarda il mio personaggio, l’amore è eterno. Nel film viene descritta una coppia che non riesce a farcela, che non riesce a vivere insieme malgrado abbiano tentato tutto. La domanda alla fine è: c’è libero arbitrio o qualcosa è deciso sopra di noi?”

Il suo personaggio lavora molto sul movimento

I film di Malick sono molto visivi, arriva tutto attraverso le immagini. Lui mi ha convinta che il silenzio è molto più forte delle parole. Lui riesce a raccontare la storia attraverso il gesto corporeo, gli occhi dei personaggi e il messaggio passa e lo si sente del cuore. Mi è piaciuto molto lavorare in questo modo.

Com'è stato il primo incontro con Malick?

E’ stato fantastico incontrarlo e sono stata sempre una sua fan. Durante l’audizione lui era presente ed era entrato in modo cauto, silenzioso. Lui mi ha dato molta libertà. In quel momento avevo avuto la sensazione che avremmo lavorato insieme, lo sentito dalla telepatia che ho avuto nel nostro colloquio dopo il provino. Da quando mi ha incontrata sapeva chi ero senza dovermi parlare. E’ stato come un veggente.

Come si è preparata prima del film?


Ho dovuto leggere I fratelli Karamazov, L’idiota e Anna Karenina in due mesi. Avevo letto quei libri quando ero bambina ma non ci avevo capito molto. Sono convinta che se li rileggessi tra 10 anni troverei sicuramente degli altri spunti.

Perché la voce fuori-campo è francese?

La voce fuori-campo è in francese perché lui stava cercando un’attrice francese o che lo parlasse. Io vivo in Francia e forse è quello è il motivo per cui ha scelto me poi ha adeguato il mio personaggio e le ha dato origini ucraine.

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