"Io non ti ho visto discendere ma ora ti vedo sorgere": MARY, di Abel Ferrara
Sentieri Selvaggi vi augura Buona Pasqua con questo breve estratto dalla performance di Juliette Binoche nel dolente Mary di Abel Ferrara (2005). Cosa credere oggi? Come credere? Come stabilire i confini del proprio personale approccio all'idea di Dio? E, soprattutto, quale strada ci conduce – attraverso il dolore, la perdita, l'espiazione dei peccati – verso il "necessario" amore? Ci chiedevamo all'uscita in sala del film. Ma soprattutto, perché, accidenti, è mai possibile che da un regista peccatore e "diabolico" venga la più disperata ricerca spirituale del cinema di oggi?
Sentieri Selvaggi vi augura Buona Pasqua con questo breve estratto dalla performance di Juliette Binoche nel dolente Mary diAbel Ferrara (2005). Cosa credere oggi? Come credere? Come stabilire i confini del proprio personale approccio all'idea di Dio? E, soprattutto, quale strada ci conduce – attraverso il dolore, la perdita, l'espiazione dei peccati – verso il "necessario" amore? Ci chiedevamo all'uscita in sala del film. Ma soprattutto, perché, accidenti, è mai possibile che da un regista peccatore e "diabolico" venga la più disperata ricerca spirituale del cinema di oggi?