Cresce l’opposizione al minacciato prelievo sul biglietto del cinema, che verrebbe inserito nel decreto Milleproroghe. Anche l’Anem, Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, ha aderito alla conferenza stampa convocata dall’Anec, Associazione Nazionale Esercenti Cinema, e tenutasi presso l’Agis, per dire no a una nuova tassa per il pubblico del cinema e per le sale.

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"Ci siamo sempre battuti – dichiara Carlo Bernaschi, presidente Anem – affinché lo spettatore, colui che paga il biglietto, sia l’elemento principe della nostra economia. Proprio per questo i nostri associati hanno investito centinaia di milioni di euro. Proprio per questo abbiamo il diritto di difendere sia gli spettatori che questi investimenti, ma anche garantire occupazione, bilanci ed economie. Combattiamo e combatteremo quanti invece vorrebbero che gli spettatori restassero 'tutti a casa', facendogli costare di più il biglietto cinema, permettendo la chiusura di sale cinematografiche, eliminando le agevolazioni sui biglietti".

Contro l’ipotesi di prelievo sul biglietto si schiera anche il presidente dell’Anec Lazio, Valter Casini, per il quale "Gli esercenti faranno quanto nelle loro possibilità perché non ricada sul pubblico il mancato finanziamento del FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) e per non consentire che l’unica variabile di libertà che ha l’impresa – la leva prezzo – venga usata per un ammontare del 15% da parte dello Stato". (i.f.)

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