BFM38 – Retrospettiva su Márta Mészáros al Bergamo Film Meeting

La regista ungherese sarà protagonista dell’omaggio, in anteprima nazionale, con 10 film restaurati dal National Film Institute. Ha saputo raccontare la Storia e le donne in modo del tutto personale

--------------------------------------------------------------
CORSO SCENEGGIATURA CINEMA E TV, in presenza o online, NUOVA DATA DAL 27 MARZO
--------------------------------------------------------------

Il Bergamo Film Meeting (7 – 15 marzo 2020) omaggerà la regista ungherese Márta Mészáros con la proiezione di dieci dei suoi film, restaurati dal National Film Institute – Film Archive – Hungary. Orfana dei genitori, a causa delle purghe staliniane, la giovane Marta è riuscita a sopravvivere alle vicissitudini della Storia, della quale ha impresso inevitabilmente la memoria nei suoi lavori; non solo, dopo aver studiato all’Accademia di cinema di Mosca (tra il 1954 e il 1956) è stata anche la prima donna ungherese ad aver ricevuto il diploma in regia cinematografica. Come molte delle principali autrici sue contemporanee (Agnès Varda, Larisa Shepitko e Věra Chytilová) ha dato voce alla rappresentazione femminile in ogni sua forma, catturando l’attenzione mondiale sin dai suoi esordi dietro la macchina da presa. 

--------------------------------------------------------------
IL NUOVO #SENTIERISELVAGGI21ST N.17 È ARRIVATO! in offerta a soli 13 euro

--------------------------------------------------------------

«Una donna indipendente – una donna che si trova in una situazione in cui deve prendere una decisione da sola – è il personaggio centrale di ogni film che ho fatto finora». (Márta Mészáros, Hungarofilm Bulletin, 1976 n. 2).

Oltre alla serie di successo dei Diari, ispirati a eventi autobiografici – Diario per i miei figli (1984), vincitore del premio speciale della giuria a Cannes, Diario per i miei amori (1987), Diario per mio padre e mia madre (1990) – ricordiamo il film drammatico Adozione (1975), Orso d’oro alla regia a Berlino, premio assegnato per la prima volta a una regista donna e ungherese; Nove mesi (1977) si è aggiudicato il premio OCIC alla Berlinale e il premio FIPRESCI a Cannes.

Tra le altre opere, il drammatico Due donne un erede (1980); La settima stanza (1995), film biografico su Edith Stein, filosofa e monaca di clausura morta ad Auschwitz; L’uomo di Budapest (2004), incentrato sulla vita del primo ministro Imre Nagy e ambientato durante la Rivoluzione ungherese del 1956; Aurora Borealis (2017), suo ultimo film che ripercorre l’occupazione sovietica di Vienna attraverso l’insolito destino di una madre e una figlia, premiato con numerosi riconoscimenti internazionali.

A breve, informazioni più dettagliate sui film in programma per la retrospettiva.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE PRODUZIONE+DISTRIBUZIONE CINEMA. DAL 19 MARZO!

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative