COLONNE SONORE – Ricatto in jazz

Il 4 Marzo in collaborazione con l'Istituto Svizzero di Roma, i Pago Libre hanno musicato "Blackmail" di Alfred Hitchcock alla Cineteca di Bologna. Una colonna sonora originale ed ambiziosa degna di accompagnare il primo film sonoro del cinema britannico

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Blackmail di Alfred Hitchcock è responsabile nel 1929 di fungere da spartiacque tra il muto e il sonoro nel cinema britannico. Tutto il film, ad eccezione della prima bobina, viene girato in presa diretta. Ma non tutti gli esercenti dell'epoca sono proprietari di sale attrezzate per proiezioni sonore, ed Hitchcock torna così nuovamente a montare una copia senza audio. Una versione di tale copia, restaurata dal National Film & Television Archive è stata proiettata il 4 Marzo alla Cineteca di Bologna, accompagnata da una colonna sonora d'eccezione, composta su misura dal quartetto jazz dei Pago Libre. I musicisti si erano già avvicinati al mondo di celluloide nel 2001, quando, pubblicando il disco "Cinémagique", avevano reinterpretato colonne sonore leggendarie come quella di Entr'Acte e A bout de souffle. Il quartetto, caratterizzato dalla particolare assenza di percussioni, ha radici multietniche e vede il russo Arkady Shilkloper al corno, i due austriaci Tscho Theissing e Georg Breinschmid rispettivamente al violino e al contrabbasso, ed infine lo svizzero-irlandese John Wolf Brennan al pianoforte.

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L'incipit caratterizzato dalla sequenza del confronto all'americana è brioso e coinvolgente, e lascia a poco a poco il passo a momenti di silenzio incalzati da assoli di contrabbasso e corno; la musica alterna sensazioni di sorpresa e crescendo di suspance che seguono alla perfezione la cura dell'immagine attuata nella magistrale pellicola del maestro del brivido. Degne di particolare menzione sono le scene che succedono l'omicidio consumatosi nello studio del pittore, dove l'assassina Alice cammina nella città buia e i suoi passi veloci sul marciapiede sono scanditi da inquietanti bassi del digeridoo attraverso la performance di Shilkloper. E l'indimenticabile sequenza dell'inseguimento nel British Museum che diviene coinvolgente e mozzafiato grazie alla corale interpretazione dei quattro musicisti. La colonna sonora, composta da brani originali ed improvvisazioni dei Pago Libre adattate per il film è di rara precisione e bellezza e si dimostra una convincente prova di virtuosismo musicale non intenzionato a  prevaricare l'autonomia filmica, come spesso purtroppo accade nei tentativi di personalità del mondo musicale che si cimentano nell'ardua prova di musicare un film muto. Viene quasi da domandarsi cosa ne avrebbe pensato il compositore favorito da Hitchcock, Bernard Herrmann…


 

Cinque dischi per capire:


 


Pago Libre – Cinémagique (2001)


Pago Libre –  Stepping Out (2005)


Pago Libre – Wake Up Call Live in Italy (1999)


Bernard Herrmann – Vertigo (1958)


Bernard Herrmann – North by Northwest (1959)

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