A chi troppo e a chi niente: un solo film italiano in uscita questa settimana, ma dagli Stati Uniti ne arrivano addirittura due dello stesso regista. Si tratta di Il risolutore e The Italian Job: pallottole, traffici di droga e i muscoli di Vin Diesel nel primo; corse in macchina, lingotti d'oro e la bellezza di Charlize Theron per il secondo, remake dell'omonimo film del 1969.  Due action-movie, entrambi firmati F. Gary Gray.

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Facciamo un piccolo salto nel futuro, ecco come potrebbe essere il mondo visto da Kurt Wimmer in Equilibrium, dove l'umanità viene privata di ogni emozione perchè costretta all'assunzione di una droga come unica soluzione ai mali che affliggono il pianeta.

Per chi invece preferisce la risata, demenziale o sofisticata, arrivano tre commedie: Animal, una sorta di esperimento scientifico al termine del quale l'attore Rob Schneider scoprirà di essere diventato l'anello mancante tra l'uomo e il restante regno animale; La bottega del barbiere, una storia narrata sullo sfondo della musica funky e hip hop, con un cast interamente afroamericano capeggiato dal rapper Ice Cube; infine La casa delle donne, opera prima del regista Mimmo Monelli, grottesco ritratto di un microcosmo (la famiglia) fondato, per necessità o per virtù, su un solido matriarcato.

Rischia di passare del tutto inosservata l'uscita di un nuovo film sui problemi adolescenziali: cosa significa avere 17 anni oggi, nel XXI secolo? Se lo è chiesto la regista svedese Maria Von Heland, creando da un sondaggio per le vie di Berlino le due protagoniste del suo Big Girls Don't Cry – La vita comincia oggi.

Infine, si fa sentire anche questa settimana l'eco del Dogma 95 e dei rigidi principi ai quali la regista Susanne Bier sceglie di aderire e dai quali contemporaneamente tende a distaccarsi, nel raccontare una storia molto simile a quella già diretta proprio dal principale firmatario di quel manifesto: tutto questo è Open Hearts.

Buona visione!

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