DVD – "Drowning Ghost – Oscure presenze" di Mikael Hafstrom

drowning_ghost_dvdTeen horror svedese datato 2004, diretto da un regista che dopo questo film avrebbe realizzato due film a Hollywood – Derailed, 1408 –, Drowning Ghost riprende pedissequamente, ma con scarsa verve, le pellicole americane firmate da Craven e Carpenter. Pur non annoiando, aggiunge poco o nulla al genere horror. Dvd distribuito da Minerva Pictures/01 Distribution.

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drowning_ghost_dvdTitolo originale: id.

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Anno: 2004

Durata: 100’

Distribuzione: Minerva/01

Genere: horror

Cast: Jesper Salen, Rebecca Ferguson, Rebecka Hemse

Regia: Mikael Hafstrom

Formato DVD/video: 2.35:1

Audio: DD 5.1 italiano, inglese

Sottotitoli: italiano, inglese

Extra: dietro le quinte; storyboard; trailer

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL FILMdrowning_ghost_1 

Mikael Hafstrom è un regista dotato di scarso talento e discreto mestiere. Questo suo Drowning Ghost è un horror svedese del 2004 che in patria ha ottenuto un successo così grande e inaspettato, da permettere al regista l’immediato ingresso nelle produzioni hollywoodiane del cinema di genere. Pur non eccellendo per particolari meriti Hafstrom conosce quindi molto bene certi meccanismi spettacolari del cinema di consumo e forse riesce meglio di altri a incontrare una certa empatia con il pubblico dei teenagers. I suoi film americani – Derailed con Clive Owen e il recentissimo 1408 con John Cusack – stanno lì a dimostrarlo. Opere medie, quasi completamente prive di ambizione, ma capaci di intrattenere lo spettatore senza colpo ferire.

Drowning Ghost riprende piuttosto pedissequamente diversi elementi tipici dei teen horror americani firmati da Carpenter e Craven. Sul college Hellestads Boarding School sembra aleggiare una terribile maledizione che si tramanda da generazione in generazione. Situato vicino a un lago paludoso dove cento anni prima un ragazzo si lasciò annegare dopo aver assassinato tre studenti della scuola, conta diversi suicidi misteriosi nel corso della sua storia. Mentre una giovane ragazza decide di fare delle ricerche sui tragici eventi ai fini di realizzare una tesi dedicata all’argomento in occasione dell’anniversario del suicidio di una certa Rebecca avvenuto l’anno precedente, una oscura presenza si aggira nei dintorni dell’edificio seminando panico e morte.

Il prototipo inseguito da Hafstrom è lo slasher movie. Di questo sottogenere vengono infatti rispettate trama, soluzioni visive (soggettive-false soggettive), suspense e ambientazione studentesca. Di suo questo Drowning Ghost aggiunge ben poco. Le incongruenze della sceneggiatura –  con tutti i suoi depistaggi, false piste e superficialità psicologiche – non necessariamente sarebbero un male se solo venissero supportate da una solidità visiva in grado di suscitare orrore puro e filosoficamente alto (come ad esempio avviene nelle migliori produzioni di horror orientale). In Hafstrom invece la conoscenza del genere si rivela controproducente per i meccanismi emotivi e finisce con l’appiattire forma narrativa e visiva in un ricalco sbrigativo e “parziale”, lontano anche da ogni riflessione concettuale.

 

 

drowning_ghost_3IL DVD 

Pur non eccedendo per meriti particolari, quello della Minerva Pictures/01 Distribution è senza dubbio un prodotto curato, dalle buone qualità tecniche. Il formato video in 2.35:1, seppur cromaticamente non brillantissimo, rende bene l’angoscia di alcune sequenze di suspense e soprattutto sorregge con un’efficace nitidezza notturna l’ultima parte del film, che in gran parte si svolge in ambienti bui e scarsamente illuminati. Piuttosto perplessi ci lascia invece la traccia audio, la quale infatti contiene solo la versione in lingua italiana in 2.0. Non avrebbe affatto nociuto al dvd la possibilità di poter fruire il film in lingua originale svedese.

Per quanto riguarda gli extra il giudizio è tutto sommato positivo. Se infatti il trailer rappresenta solitamente una costante per questo tipo di prodotti, piuttosto interessante è la presenza dello Storyboard del film. Gli schizzi delle scene più importanti vengono alternati e spesso contrapposti con gli estratti del film girati dal regista. E’ un’opzione che ci permette non solo di apprezzare l’importanza del disegno per la visualizzazione del prodotto filmico in pre-produzione, ma ci dà anche la possibilità di poter confrontare le differenze tra l’ “inquadratura scritta” e quella filmata dalla macchina da presa. Convenzionale, breve, ma esaustivo il “Dietro le quinte”: sorta di spot promozionale, finalizzato a suscitare l’interesse del pubblico, somministrandogli tutte le informazioni che servono.

 

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