DVD – "I figli del secolo", di George Marshall

i figli del secoloBasato su un racconto delizioso di Damon Runyon e originariamente girato in 3D, più che lo scrittore, Marshall o l’avventura, il film è inevitabilmente Jerry Lewis e Dean Martin. Realizzato sicuramente con acume, è in realtà fiacco e lungi dall’essere la loro cosa migliore. Da Paramount Home Entertainment
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i figli del secoloTitolo originale: Money from Home
Anno: 1953
Durata: 100’
Distribuzione: Paramount Home Entertainment
Genere: commedia
Cast: Dean Martin, Jerry Lewis, Marjie Millar, Pat Crowley, Richard Haydn
Regia: George Marshall
Formato DVD/Video: 1.33:1 Full Frame
Audio: Italiano Dolby Digital 1.0, Inglese Dolby Digital 1.0, Spagnolo Dolby Digital 1.0, Francese Dolby Digital 1.0, Italiano Dolby Digital 1.0
Sottotitoli: Inglese Spagnolo Francese Italiano Inglese per non udenti
Extra: 

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IL FILM
Fotogrammi a scorrere degli edifici più rappresentativi di New York City. A seguire, una voce fuori campo che illustra il fervore ed il movimento che anima le sue strade ed i suoi abitanti. Sembrerebbe il principio dell’ennesima storia di vite che s’incontrano e s’intrecciano nell’ampio palcoscenico della Grande Mela: in realtà si rivelerà ben presto un mero espediente narrativo per introdurre i personaggi principali che i figli del secoloabbandoneranno presto la città per un viaggio avventuroso e pericoloso (ma divertente per chi vi assiste).
Nelson, un allibratore noto come “Voce magica” per l’abilità nel chiedere prestiti, in bolletta e pieno di debiti, subisce il ricatto del gangster Jumbo Schneider, che esercita la sua malefica attività nell’ambiente delle corse di cavalli. In conformità ai suoi ordini, Nelson deve convincere Phyllis Leigh, giovane proprietaria di un cavallo favorito, My Sheba, a ritirarlo dalla corsa cui è iscritto per rendere possibile la vittoria di un altro concorrente. Per riuscire nell’intento, Nelson pensa di valersi della collaborazione del cugino Virgil, uno studente di veterinaria timido e scervellato ma pieno di buone intenzioni. I giovani si ritroveranno coinvolti in pasticci vari, tra gangster, corse ad ostacoli, un governante arabo e il suo harem.
Basato su un racconto delizioso di Damon Runyon che mescola l’ambientazione nel mondo dell’ippica con una struttura da giallo, ed originariamente girato in 3D, I figli del secolo (titolo italiano che non ha nulla a che vedere con l’originale e più evocativo Money from Home), alla sola lettura dei nomi che vanno a costituire il cast, ha in realtà la sua principale (e forse esclusiva) attrattiva negli interpreti protagonisti e nel loro bagaglio artistico: il “mostro sacro” del grande schermo Jerry Lewis, comico per eccellenza del cinema statunitense del dopoguerra dalla straordinaria mimica facciale (che viene ahimè appiattito da un doppiaggio irritante e velocemente stancante), e Dean Martin, volto noto per il suo sorriso sornione ed il fascino da dongiovanni latino (che anche nell’opera di George Marshall sarà ben attento a non smentire), spalla “canterina” dalla voce di “velluto” dell’immenso Lewis, puntualmente più ricco di fascino ed intelligenza del collega. Inevitabile quindi che più che Runyon, Marshall o l’avventura, il film sia Jerry Lewis e Dean Martin. Anche perché la pellicola è, sì, realizzata con acume, ma è fiacca, modesta, e non sa dove andare a parare. Sicuramente non manca qualche sequenza indovinata, ogni tanto si ride, ma viene sicuramente meno il genio di Frank Tashlin o del Lewis regista. C’è più produzione che commedia. Inevitabile quindi che I figli del secolo sia lungi dall’essere la cosa migliore del tandem Martin-Lewis. Anzi: piuttosto è il film rappresentativo di tutto quello che non va nei loro film.

i figli del secoloIL DVD
Secondo quanto si dice, I figli del secolo è uno dei soli due film (l’altro è Contrabbando a Tangieri di Charles Marquis Warren) girato sia in 3-D che in 3-strip Technicolor, vale a dire tre bobine separate di pellicola che registrano l’azione su due enormi macchine da presa montate e incastrate fianco a fianco. Il dvd del primo film a colori del team Jerry Lewis-Dean Martin, ovviamente, non è in 3-D, ma addirittura non c’è nulla nei titoli di coda né tantomeno nel film, che richiama l’attenzione su tale “profondità”. È sì visibile un breve fotogramma con Lewis che cade a capofitto nell’obiettivo della macchina da presa, ma è abbastanza lontano dal modello delle scene in 3-D. Come molte realizzazioni che utilizzano tale tecnologia, inoltre, I figli del secolo è stato originariamente proiettato in audio stereofonico multi-traccia, ma fonti riportano che questi elementi sono attualmente andati persi.
L’edizione edita da Paramount Home Entertainment è standard, ma imperfetta: si avverte infatti qualche disallineamento delle tre separazioni Technicolor su diverse bobine. Il menù, privo di accompagnamento sonoro, è molto semplice e d’immediato impatto, ed è possibile effettuare scelte tra quattro voci: “inizio film”; “opzioni audio” (inglese, spagnolo, francese, italiano); “sottotitoli” (inglese, spagnolo, francese, italiano, inglese per non udenti, nessuno) e “selezione scene”. Il dvd è totalmente privo di un parco extra.
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