DVD – "L'invasione degli astromostri", di Ishiro Honda

Per la prima volta in DVD il film più amato della prima serie di Godzilla, pregno di un "sense of wonder" che rimanda alla fantascienza americana anni cinquanta, ma attento a veicolare anche alcune intelligenti riflessioni sulla società giapponese. Quinta uscita per la collana della Passworld.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

L'INVASIONE DEGLI ASTROMOSTRI

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

(Kaiju Daisenso – trad.: La grande battaglia dei mostri)


REGIA: Ishiro Honda


SCENEGGIATURA: Shinichi Sekizawa


PRODUZIONE: Tomoyuki Tanaka per Toho Eiga


INTERPRETI: Akira Takarada, Nick Adams, Jun Tazaki, Akira Kubo, Keiko Sawai, Yoshio Tsuchiya, Kumi Mizuno


MUSICHE: Akira Ifukube


REGIA EFFETTI SPECIALI: Eiji Tsuburaya


DURATA: 94'


ORIGINE: Giappone, 1965


DISTRIBUZIONE: Passworld/Eagle


FORMATO VIDEO: widescreen 2.35:1 (16/9)


AUDIO: Dolby Digital 5.1 e mono 1.0 in italiano; giapponese mono


SOTTOTITOLI: italiano (selezionabili solo dal menù e obbligatori sul giapponese)


EXTRA:


• Galleria fotografica


• Manifesti cinematografici


• Titoli di testa versione inglese


• Poster da collezione


 

IL FILM


C'è tutto il team "storico" a dare forma a L'invasione degli astromostri, sesto capitolo della saga di Godzilla, considerato un autentico classico del "kaiju eiga" e della fantascienza d'annata: il regista Ishiro Honda, il produttore Tomoyuki Tanaka, il compositore Akira Ifukube e il responsabile degli effetti speciali Eiji Tsuburaya. Un pugno di talenti che, supportato per l'occasione dalla convincente sceneggiatura di Shinichi Sekizawa, opta per una diversificazione del prodotto, introducendo l'elemento extraterrestre e spostando di fatto il baricentro di una serie fino a quel momento troppo incentrata sugli scontri tra i mostri del catalogo Toho. Il punto di forza della storia, infatti, sta nel suo puntare su un sense of wonder che è quello tipico della fantascienza americana, dalla quale i nipponici dimostrano di aver imparato a dovere (alcuni possibili modelli sono Cittadino dello spazio e Il pianeta proibito): il ritmo per l'occasione diventa più disteso e contemplativo, e la regia di Honda, supportata dagli affascinanti cromatismi della fotografia in Eastmancolor, indugia su scenari alieni molto suggestivi, indovinando parecchie sequenze di ottimo impatto: la "cattura" di Godzilla e Rodan, incapsulati dagli alieni in due bolle d'energia, è rimasta nel cuore di tutti gli appassionati, così come i fulmini scagliati da King Ghidorah sulla superficie del devastato Pianeta X. Le classiche scene di devastazione metropolitana, che vedono i mostri spadroneggiare sulle sfortunate metropoli terrestri, sono invece relegate nell'ultima parte di una storia che si può dividere agilmente in tre grandi momenti: il primo, più direttamente fantascientifico, il secondo maggiormente thriller e l'ultimo, in puro stile kaiju.

La contaminazione di differenti elementi è padroneggiata a dovere, e fortunatamente poca incidenza hanno alcune cadute di tono legate alla comparsa dei mostri, la più famosa delle quali vede Godzilla eseguire la "Jumping Shie" (sorta di danza, all'epoca alquanto popolare in Giappone) per celebrare la sconfitta di King Ghidorah sul Pianeta X, una scena duramente avversata da Ishiro Honda, ma imposta dai produttori. D'altronde che Honda costituisca il valore aggiunto del film è cosa indubbia, perché a lui si deve l'atmosfera più tesa e sconfinante nel thriller, oltre alla consueta attenzione a problematiche tutt'altro che infantili. Infatti la classe dirigente del Pianeta X (tutta al maschile, con le donne costrette nel ruolo di cloni selezionati in base alla mera bellezza esteriore) riverbera ancora una volta quella riduzione dell'uomo a macchina o, più in generale, quella perdita di individualismo tanto aborrita dall'autore ("La vera bellezza è individualità" afferma a un certo punto l'astronauta Glenn all'indirizzo degli alieni). Nonostante nella pellicola il parlamento giapponese possegga una rappresentate delle donne, la società continua a reggersi su un rigido cerimoniale maschilista, come dimostra il personaggio di Haruno, che deve sottoporre il suo amore per lo spiantato inventore Tetsuo al vaglio del rigido fratello Fuji, protagonista della storia: ma sarà proprio l'individualità e il genio dello stesso Tetsuo a fornire agli umani l'arma per sconfiggere gli alieni. Film intelligente e prezioso, L'invasione degli astromostri ha fornito negli anni un modello per altri capitoli della stessa saga di Godzilla, da Gli eredi di King Kong (1968) a Godzilla contro King Ghidora (1991), non considerando che l'idea degli alieni "buoni" che si rivelano in realtà animati da propositi di conquista è stata poi ripresa dalla serie cult Visitors (1985). Tutto questo senza dimenticare Tim Burton, che in Mars Attacks! sembra omaggiare anche l'idea del suono come arma per la vittoria degli umani: e se consideriamo che nello stesso film a Godzilla è riservato anche un cammeo, l'accostamento tra le due opere appare tutt'altro che peregrino.


 

IL DVD


Probabilmente il DVD più atteso della collana "Monster Collection – Kaiju Eiga" della Passworld, che giunge in questo modo alla sua quinta uscita: la cover riproduce il suggestivo manifesto americano, pure riprodotto nel bel poster incluso nella confezione. Considerando la non più verde età del film sorprende notare come il master sia in ottime condizioni e i bei colori offerti dalla fotografia di Hajime Koizumi siano resi a dovere. Come per le altre uscite della collana è stato ovviamente rispettato il formato Tohoscope 2.35:1. Un appunto va comunque mosso alla conversione da ntsc a pal, che in alcuni punti porta a un lieve effetto di trascinamento dei fotogrammi. L'audio italiano presenta il doppiaggio con il quale la pellicola è circolata negli ultimi quindici anni, lo stesso della vecchia videocassetta Durium, nel quale Rodan è indicato con il nome giapponese "Radon". Presente come al solito anche l'indispensabile traccia originale con sottotitoli italiani. Inferiori alla media gli extra, soprattutto per quanto riguarda la galleria dei manifesti, che presenta soltanto tre poster, italiano, americano e giapponese: considerando il fatto che esistono tre edizioni statunitensi (con i titoli Monster Zero, Invasion of the Astro Monster e Godzilla vs. Monster Zero, titolo quest'ultimo usato per l'uscita in vhs) oltre a due uscite italiane (la seconda con il titolo Anno 2000: L'invasione degli astromostri) si poteva fare di più – in questa sede ci diverte anche ricordare che una fotobusta italiana d'epoca presenta scene prese da un film della saga di Gamera della Daiei. Più corposa la gallery di foto, con 20 immagini in bianco e nero o a colori. Chiudono i titoli di testa in inglese. Diversamente dalle altre uscite della collana manca il trailer, anche se ricordiamo agli appassionati e ai curiosi che nell'edizione DVD Yamato del primo Godzilla era presente uno spot americano.


 


ACQUISTA IL DVD

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array