Far East Film, obiettivo Corea nel Nord

A Udine la quinta edizione dal 24 aprile al 1 maggio

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52 titoli, tra preview europee o internazionali, e 8 giorni di fittissimo calendario, tra proiezioni e incontri. Questi i numeri dell'atteso festival organizzato dal Centro Espressioni Cinematografiche di giunto al quinto anno di attività.

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Dal 24 aprile al 1 maggio, al Teatro Nuovo "Giovanni da Udine", si potranno dunque vedere non solo i blockbuster che hanno fatto scintille dall'altra parte del pianeta (Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Filippine, Singapore, Taiwan), ma anche importanti retrospettive e approfondimenti tematici quotidiani.


Un'inedita Seoul, notturna, sfavillante di luci al neon e strade luccicanti, è l'ambientazione di Saving My Hubby, il film coreano – diretto dall'esordiente Hyun Nam-sup – che aprirà giovedì 24 aprile il festival udinese. Sarà il primo titolo della sezione coreana contemporanea. Sezione che presenterà, complessivamente, 11 lavori, tra cui film di fantascienza (Yesterday), noir (quello violento e notturno di Sympathy for Mr Vengeance e quello pulp di No Blood No Tears, l'horror (The Phone) e, ovviamente, le più importanti commedie della stagione, da A Perfect Match, a Bet On My Disco, eccentrico e affettuoso ritratto della Corea anni Ottanta, a Jail Breakers, folle racconto di due detenuti che si scavano un tunnel per evadere dalla prigione, fino ad arrivare a Sex is Zero.


In particolare, per quanto riguarda le retrospettive, FAR EAST FILM 5 presenterà una monografia riservata alla Golden Age del cinema coreano (cioè la gloriosa produzione degli anni Sessanta), un tributo al regista giapponese Teruo Ishii e una sezione informativa per conoscere, attraverso la visione di tre pellicole (Turn, Laughing Frog e Out, l'astro nascente giapponese Hirayama Hideyuki.


La Corea del Sud, cioè la nazione asiatica che gode oggi della più brillante produzione cinematografica e di un seguito di pubblico senza eguali, ha vissuto negli anni Sessanta un analogo periodo di prosperità. Attraverso la visione di 7 film diretti da altrettanti maestri dell'epoca, da Kim Soo-young a Jeong Jin-woo (che nel 1960 presentò al festival del cinema di Venezia il suo The Student Boarder immerso da allora nell'oblio), si cercherà di raccontare l'entusiasmo, l'abbondanza di stili e di forme, la straordinaria forza ed energia di allora… Esempi, rimasti sommersi dalla storia, di una produzione numericamente ricchissima nonostante la distruzione che la Guerra di Corea aveva portato nel paese solo un decennio prima. I titoli della sezione comprendono Barefooted Youth di Kim Ki-deok, quasi una sorta di Gioventù bruciata; The Public Cemetery Under The Moon di Kwon Cheol-hwi, un horror con effetti speciali primitivi ma considerato l'archetipo di tutti i successivi locali film del terrore; l'hitchcockiano The Evils Stairs, il melò Mist; il sentimentale Guests Who Came By Last Train di Yu Hyun-mok, e, per finire, il noto The Housemaid di Kim Ki-young.


 


Dal Giappone, il regista Teruo Ishii ha già confermato il suo arrivo a Udine: sarà la sua prima partecipazione ad un festival cinematografico internazionale. Autore di decine e decine di film dagli anni Cinquanta fino al 1999, Teruo, classe 1920, è considerato senza mezzi termini "The King of Cult", uno dei principali maestri della sua generazione.


Spazio, quast'anno, anche alla Cina che sarà rappresentata da sei film e da alcuni giovani nuovi talenti che, pur operando all'interno delle regole stabilite dal governo cinese, riescono a mostrare una propria e precisa visione registica. Finora assolutamente sconosciuta alla cinematografia cinese… L'aspetto più eclatante è che, a condurre questo svecchiamento della forme e dei contenuti, siano soprattutto le donne che sono registe (come la debuttante MA Xiaoying, autrice di Gone Is The One Who Held Me Dearest In The World), attrici di rilievo che si cimentano con successo alla macchina da presa oppure diventano soggetti di opere importanti come Life Show di Huo Jianqi.


Il 29 aprile, poi, come tradizione vuole, si consumerà fin dalle prime ore del mattino un ricco «Horror Day»: saranno ben 7 le opere proposte, tra cui Dark Water (di Nakata Hideo) e The Grudge, sanguinario cult-movie che Sam Raimi ha già opzionato per un remake americano.


E poi ancora, film da Taiwan, dalle Filippine, dalla Thailandia.


 


Info:


Centro Espressioni Cinematografiche


Via Villalta 24


33100 Udine


tel. 0432/299545


fax. 0432/229815


cec@cecudine.org


www.fareastfilm.com


 


 

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