"Gioco di donna", di John Duigan

"Gioco di donna" è il trionfo dei colori pastello e delle luci soffuse, della storia usata e riscritta ad uso e consumo di un futile plot che non convince mai veramente.

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Questo sensuale Gioco di donna rappresenta forse la più scottante delusione di questa primavera al cinema. Fatto passare nei vari trailer televisivi per un raffinato soft – core a sfondo saffico, il film di Duigan è di una lentezza e di una ridondanza a dir poco snervante. Le vicende dei protagonisti – che in realtà sono tre, con Townsend a fare da giocattolo alle due star più che da terzo incomodo – ambientate negli anni antecedenti alla seconda guerra mondiale si intersecano malamente con un affresco storico da cartolina. E' il trionfo dei colori pastello e delle luci soffuse, della storia usata e riscritta ad uso e consumo di futili plot che, se isolati in un contesto moderno, perderebbero gran parte della loro efficacia narrativa.

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Inghilterra 1933, Guy (Townsend) è uno studente modello di Cambridge, perfettino ed ordinato con un sacco di ferrei ideali, che in una notte di tempesta si trova in camera una malridotta Gilda (Theron) che lo farà innamorare grazie alla sua dolcezza ed ad un fisico mozzafiato. Dopo molto tempo, trasferitisi in un appartamento di Parigi, inizieranno a frequentare la conturbante Mia (Cruz): ex ballerina di flamenco, zoppa, che li coinvolgerà in sfrenati giochi erotici convivendo con loro. Ma la guerra ed altri eventi personali saranno destinati a distruggere questo perverso triangolo.


Dimenticando il cinema, e concentrandoci solamente su una serie di fotogrammi in cui i tre sono coinvolti in un vorticoso menage, si potrebbe anche apprezzare lo stile rarefatto della fotografia e la dirompente sensualità emanata della Theron. Gioco di donna, titolo intrigante quanto ingannevole visto che letteralmente avrebbe dovuto chiamarsi La testa tra le nuvole, è così (con le dovute differenze) una sorta di The Dreamers al contrario, in cui però non riconosciamo una dignitosa unità drammatica. Come se tutto fosse relativo, asservito, alle curve delle due principali interpreti.


 


Titolo originale: Head in the Clouds


Regia: John Duigan


Interpreti: Penelope Cruz, Charlize Theron, Stuart Townsend, Thomas Kretschmann, Steven Berkoff, David La Haye, Karina Vanasse, Gabriel Hogan


Distribuzione: Moviemax


Durata: 120'


Origine: Usa/G.B./Spagna/Canada, 2004

Titolo originale: Head in the Clouds


Regia: John Dulgan


Interpreti: Penelope Cruz, Charlize Theron, Stuart Townsend.


Distribuzione: Moviemax


Durata: 120'


Origine: Usa/G.B./Spagna/Canada, 2004

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