Identikit. Il volto scomposto di Matteo Messina Denaro

Il 16 Gennaio 2023 a Palermo viene arrestato Matteo Messina Denaro. Già dai primissimi istanti, l’epilogo della latitanza si racconta e si frammenta attraverso i materiali video della rete

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Il 16 Gennaio 2023 nella clinica Maddalena a Palermo l’arresto di Matteo Messina Denaro, a trent’anni esatti dalla cattura di Salvatore Riina (avvenuta il 15 Gennaio 1993) e l’inizio della latitanza. Il boss mafioso era in cura presso la struttura per un tumore, sotto il falso nome di Andrea Bonafede.

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Ora, secondo gli inquirenti si entra nella fase più complessa dell’atto. Infatti si parla della lunga e complessa ricostruzione dei movimenti, dei contatti che lo hanno protetto in questi tre decenni e degli alias che lo hanno accompagnato. I momenti più cruciali verranno nei mesi che seguiranno. Perché Messina Denaro ha portato a galla la frammentazione identitaria che ha usato per proteggersi. Dunque seguono i racconti di vicinanza di chi ha avuto contatti con lui senza sapere chi realmente fosse. Ad oggi la rete è invasa da testimonianze di questo tipo; fino al punto che i risvolti sulla vicenda giudiziaria quasi vengono oscurati da questi ultimi.

Emergono in queste ore i più variegati tipi di testimonianze intorno alla figura di Denaro, come il caso dell’infermiere che posta un selfie col boss mafioso. Questi contributi acquisiscono un senso nuovo solo in seguito all’arresto di Messina Denaro. Già dai primissimi istanti, l’epilogo della latitanza si trasforma in materiale video, che circola immediatamente sui social, come la decina di meme che già sono stati realizzati e condivisi sull’argomento. Se siamo in grado di avere una ricostruzione per immagini dei momenti che precedono l’arresto è anche grazie al senso ritrovato che assumono le immagini dei dispositivi di sorveglianza. Senso che cambia solo a partire dal momento di svelamento da parte del boss mafioso.

Le forze dell’ordine hanno rincorso a lungo la questione identikit del latitante in fuga, e il cambiamento del volto è qualcosa che colpisce, parallelamente, anche il fondatore dell’emittente Telejato, Pino Maniaci. Il giornalista taglia i baffi in diretta, come gesto simbolico figlio di una promessa e di una vittoria pregna di commozione per l’esuberante personaggio, presente anche in Belluscone – Una storia siciliana.

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