"Il cuore degli uomini", di Marc Esposito

Dondolio cigolante per la mezza età. L'esordio alla regia del francese si pone tra la commedia italiana anni Settanta e la drammaticità cadenzata di Claude Sautet. L'equilibrio è precario e "testardamente" ricercato, azzerando fuori campo e auspicando coralità di stesura.

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Quattro uomini, amici da sempre, centro generazionale tra la morsa di insegnamenti retrogadi e l'avanzare delle donne. Borghesi e realizzati professionalmente, s'impigliano tra le corde della vita e si ritrovano a fare i soliti conti: la morte di un padre, l'infedeltà di una donna, il matrimonio di una figlia, la ricerca della gioventù andata. Dondolio cigolante per la mezza età. L'esordio alla regia di Marc Esposito (critico cinematografico) si pone tra la commedia italiana anni settanta e la drammaticità "cadenzata" di Claude Sautet. L'equilibrio è precario e testardamente ricercato, azzerando fuori campo e auspicando coralità di stesura. Il tempo, le scene, le battute, scientificamente ripartite, sono sedimenti rappresi  di una linearità di pensiero riduzionistico. Una crisi di percezione confonde un'olistica leggerezza d'autore con un approccio strutturalmente meccanicistico.  Tra le sinapsi della trasformazione/evoluzione, il contrattivo e conservativo si battono per dissipare ed espandere lo sguardo, perso in un lungo periodo di transizione ed una presunta rivoluzione culturale. Il sogno è accentratore e manca di colpi di (fuori)scena emotivamente "sfiguranti". Quattro ruoli, in assenza di prevaricazioni "spaziali", mescolano le loro vite per un progetto definitivo: giungere al traguardo mano nella mano e salire sul gradino più alto, dove si confondono risate e commozione. La rigidità scritturale impedisce  oscillazioni strutturali e il cinema è tutto lì: quello che si vede è già una pietra, un cuore di pietra.        

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Titolo originale: Le coeur des hommes


Regia: Marc Esposito


Sceneggiatura: Marc Esposito


Fotografia: Pascal Caubère


Montaggio: Benoit Alavoine, Christian Dior


Musiche: Béatrice Thiriet


Scenografia: Jean-Jacques Guernolle


Costumi: Francine Lapassade


Interpreti: Gérard Darmon (Jeff), Jean-Pierre Darroussin (Manu), Bernard Campan (Antoine), Marc Lavoine (Alex), Ludmila Mikael (Francoise), Fabienne Babe (Lili), Zoé Félix (Elsa), Florence Thomassin (Juliette)


Produzione: PJP Films, France 2 Cinéma


Distribuzione: Mikado


Durata: 107'


Origine: Francia, 2003

 


 

 

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