"Immagina che", di Karey Kirkpatrick

Il film di Karey Kirkpatrick sussurra di immaginazione al potere e di recupero di uno sguardo nuovo, puro e vero sulla realtà delle cose: al momento di alzare la voce, però, preferisce percorrere i binari più convenzionali di una commedia estiva senza pretese. In ogni caso, Immagina che si rivela un esempio di film per famiglie nel senso più positivo del termine, innocuo ma genuinamente divertente

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Di fronte a molti film viene davvero da pensare come certa commedia americana attuale (soprattutto quella più virata al comico) rappresenti seriamente un grande insieme di occasioni e potenzialità sprecate: il cinema a stelle e strisce è da sempre affascinato dall’irruzione del fantastico nel reale, irruzione vista come motore narrativo e causa scatenante dell’effetto comico; l’impressione però è che non sempre si scelga di andare sino in fondo, limitandosi piuttosto all’aspetto più immediato e superficiale comportato dall’effetto-risata. E sotto questo aspetto Immagina che non rappresenta di certo un’eccezione. Storia di un manager alle prese tanto con la prospettiva di un’importante svolta professionale, quanto – e soprattutto –  con una figlia circondata di amici immaginari, il film di Karey Kirkpatrick rientra a pieno titolo nella categoria (non disprezzabile, certo) di film per famiglie, ma allo stesso tempo semina qua e là idee e suggestioni tutt’altro che secondarie, abbandonandole purtroppo completamente per strada. E così quella che poteva essere una riflessione bella e stimolante sul recupero di uno sguardo puro (quello dei bambini, ma anche quello del cinema) in grado di mostrare una realtà – vera o falsa che sia – diversa delle cose, rimane ferma allo stadio di una innocua commedia estiva; un elogio a metà dell’immaginazione al potere, senza l’invadenza di inutili effetti speciali e con il grande talento comico di Eddie Murphy (che neanche qui rinuncia al proprio statuto di attore puramente fisico) perennemente in attesa di un nuovo John Landis in grado di regalargli il ruolo della vita. Anche così, comunque, Immagina che rimane un prodotto gradevole e lungi dall’infastidire lo spettatore, una commedia capace di muoversi in territori già sfruttati senza per questo rinunciare a una buona caratterizzazione dei personaggi (in particolar modo quelli secondari) e soprattutto rifiutando qualsiasi forma di stupidità programmatica, la stessa stupidità che troppo spesso vorrebbe ambire ad essere demenziale, quando la demenzialità è per fortuna tutta un’altra cosa.

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Titolo originale: Imagine that

Regia: Karey Kirkpatrick

Interpreti: Eddie Murphy, Thomas Haden Church, Yara Shahidi, Nicole Ari Parker, Ronny Cox, Martin Sheen

Distribuzione: Universal

Durata: 107’

Origine: USA/Germania, 2009

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