"La donna di nessuno", di Vincenzo Marano


anna galiena ne la donna di nessuno di vincenzo marano

Grande cura nelle immagini, nei movimenti di macchina e nel montaggio da spot pubblicitario per macchine di lusso, La donna di nessuno è un film ambizioso nella pretesa di ricalcare le orme dei grandi legal thriller americani condendoli con l’ eleganza europea. Ma il risultato è un prodotto vuoto, stancante e inutile

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anna galiena ne la donna di nessuno di vincenzo maranoSquillo d’alto bordo sta per testimoniare contro la sua matrona, ma viene uccisa poche ore prima di entrare in tribunale. La sua morte si intreccia con il lavoro e con le vite di un’altra squillo e del giudice suo amante, di un poliziotto, fratello del giudice, e di una giornalista.
Cinicamente la “fortunata” coincidenza della sua uscita in Italia in un momento in cui la vita politica nazionale sembra essere scossa da nomi e storie di escort e Capi di Governo, potrebbe dare a “La donna di nessuno” una chance in più per essere visto. Ma non è certo la veridicità, né tanto meno l’aderenza con una realtà più o meno pruriginosa a rendere più o meno interessante un film.
Marano è ambizioso e vuole competere con le produzioni americane. Legal thriller e melodramma, raccontati con tecnica sicura e montaggio scattante. Mafia russa, droga, prostituzione, lista nera e nomi eccellenti, politici e funzionari di Stato corrotti, ricatto. E poi i “buoni” che non sono mai così buoni come sembrano e i “cattivi” che sono quasi sempre i veri buoni. Vita mondana, palazzi eleganti, biancheria di lusso, piscine private. Tutto inquadrato con perfezione fotografica degna della migliore réclame per macchine di lusso, con tanto di carrelli patinati in interni sfarzosi.
Il risultato è questo film autocompiaciuto e insensato, stancante nella sua intima inutilità.
Nessuno dei personaggi è, neanche per una frazione di secondo, degno della benché minima consistenza caratteriale. Anna Galiena prova a dare un po’ di fascino alla sua Madame Louise, ma può poco o nulla di fronte all’assoluto vuoto di mere figurine sullo sfondo da spot pubblicitario che la circondano. Nient’altro che questo sono soprattutto il giudice e la “giovane-giornalista-ansiosa-di-verità”, quest’ultima, insieme al suo “caporedattore-anziano-e-paterno”, oltrepassa incredibilmente anche il più banale dei clichè esistenti sulla categoria.
Marano è compiaciuto della sua bravura tecnica e fa bene ad esserlo. Da un punto di vista piattamente estetico tutto è perfetto. Ma a cosa serve tutta questa ostentazione e questo dispendio di tecnica, laddove il risultato è nient’ altro che un anonimo, prolisso e vuoto trailer di 97 minuti?
Il problema è che fare cinema è molto, molto altro che questo.


Titolo originale: Sans état d’ame
Regia: Vincenzo Marano
Interpreti: Laurent Lucas, Anna Galiena, Thierry Fremont, Candice Hugo, Helene de Fougerolles
Distribuzione: Filmexport
Durata: 97'
Origine: Francia 2008

 

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