LIBRI DI CINEMA – Le novità 28 dicembre 2005

"King Kong", "Dall'argento al pixel", "Psicoanalisi per il cinema", "C'era una volta Broadway", "Viva Zapatero", "Cinema Italia 2005", "Anna Magnani" , "Elio Petri impolitico", "Arrivederci alle armi".

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Mentre al botteghino il King Kong di Peter Jackson stenta dinanzi ai mostri italici Boldi, De Sica, Pieraccioni, nelle librerie, sulla scia del film, appare KING KONG. La storia, i film, le foto, il mito di Roberto Chiesi. Il libro ripercorre la storia originaria, le avventure e le trasformazioni di Kong Kong nel corso dei decenni: a partire dal racconto originario di Edgar Wallace e dall’insuperato film del 1933, attraverso le diramazioni fumettistiche, narrative e satiriche, e le tantissime filiazioni cinematografiche, il racconto approda sino ai giorni nostri, all’ennesima, ma stavolta attesissima, reinvenzione filmica. Tracciando insieme le linee interpretative del mito, dall’apologo naturista all’erotismo incarnato dalla fanciulla della storia.

 

[Gremese – 16,00 euro]

 

 

 

Se a dare la vita all’ultimo dei King Kong cinematografici sono stati più di 500 tecnici informatici, allora vale proprio la pena, dalla soglia di questa trasformazione-rivoluzione digitale ormai definitiva, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico. DALL’ARGENTO AL PIXEL. Storia della tecnica del cinema di Carlo Montanaro racconta la fine di un’era e l’inizio di un’altra.

 

[Le Mani  – 14,00 euro ]

 

 

 

La forza di un grande film non è soltanto negli effetti speciali o nel ritmo serrato dell’azione. Ciò che può rendere un film memorabile è lo spessore umano dei personaggi e della vicenda in cui sono coinvolti. PSICOANALISI PER IL CINEMA. Meccanismi e patologie dell’inconscio per costruire storie e personaggi universali di William Indick indaga su come da Freud a Jung, da Campbell a Erikson le teorie psicologiche e psicoanalitiche siano state usate nel cinema e come possano servire a costruire storie che facciano sentire il pubblico “raccontato” nel profondo. Non un saggio, ma un testo pratico corredato da esercizi per costruire tipologie umane drammaturgicamente efficaci.

 

[Dino Audino – 19,00 euro]

 

Night and day, Cheek to cheek, Blue moon, My funny Valentine, White Christmas, Ol’man river, Smoke gets in your eyes: la mia generazione ha amato queste canzoni più dei versi della Cavallina Storna e di altri testi d’antologia da mandare a memoria. Gli americani le chiamano evergreen, per significare che non invecchiano, non hanno rughe. Nella dimensione dell’immortalità non contano i titoli di nobiltà né la provenienza più o meno plebea, e neppure la distinzione tra arte colta e arte popolare. Il segno di Zorro ha la stessa legittimazione della lettera scarlatta cucita sul petto di Hester Prynne. Jerome Kern, Irving Berlin, Cole Porter e Richard Rodgers, gli autori di queste stesse canzoni, sono considerati i fondatori di quel genere di spettacolo, composto di musica, danza e recitazione, che va sotto il nome di musical”. Comincia così C’era una volta Broadway di Sergio Camerino (LIBRO + CD), come una delle favole più belle che l’America abbia mai raccontato.

 

[Bompiani – 13,00 euro]

 

 

 

Storia tutta italiana, invece, quella raccontata nel documentario satirico di Sabina Guzzanti che punta l’indice su uno dei peggiori scandali dell’Italia di questi anni: l’impossibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni, quando queste sono sgradite ai poteri. Questa, almeno, è stata l’esperienza della trasmissione televisiva “Raiot”, cancellata senza reali motivi dalla Rai dopo la prima puntata, nel novembre del 2003. Da quella vicenda è nato VIVA ZAPATERO! Un documentario sulla libertà di espressione e di satira. Il LIBRO, attraverso un’intervista a Sabina Guzzanti e un saggio del giornalista e studioso di cinema Luca Bandirali, analizza le reazioni della stampa italiana al film, le ragioni “politiche” dell’entusiasmo, dell’indifferenza e della rabbia. Il DVD, di 200 minuti, propone la versione integrale del film e 2 ore di contributi extra, con le interviste originali complete e gli altri materiali di lavoro del film.

 

[Bur – 19,50 euro]

 

 

 

 

Se dal documentario della Guzzanti fuoriesce un ritratto della televisione e dei giornali piuttosto preoccupante, il cinema italiano non è immune da problemi e difficoltà d’ogni tipo.  CINEMAITALIA  2005. Sogni industria tecnologia mercato, a cura di Macchitella e Abruzzese, è un’indagine a tutto campo sul cinema nel nostro paese: dalla produzione alla distribuzione, dalla legge che regola il finanziamento pubblico alle nuove tecnologie, dalle scelte del pubblico al rapporto con la televisione. Scritti da professionisti del settore, i contributi raccolti in questo volume indagano e riflettono sul presente, prefigurando il cinema di domani. Saggi di: Alberto Abruzzese, Michele Anselmi, Antonio Autieri, Peter Kruger, Giacomo Lopez, Carlo Macchitella, Enzo Papetti, Alessandra Priante, Severino Salvemini, Alessandro Silvestri, Riccardo Tozzi, Alessandro Usai.

 

[Marsilio – 16,00 euro]

 

 

Attendendo tempi migliori non resta che rivolgersi al cinema del passato e lasciarsi catturare dalle schiette parole di Anna Magnani: “Fare l’attrice per mestiere è un’idea che non concepisco. Su un personaggio giusto io mi eccito, mi appassiono. Lo scopro a poco a poco. Lo creo nel mio cervello prima ancora che davanti alla macchina da presa, me ne impadronisco. Ma un personaggio che non amo non posso interpretarlo. Non ce la faccio. Per i registi autori sono scomodissima. Io non sono un’attrice che sta lì come un oggetto, che si lascia spostare come un bicchiere, che si fa adoperare come un burattino o un robot”. ANNA MAGNANI. Lo spettacolo della vita di Matilde Hochkofler  analizza la complessa personalità dell’attrice romana sempre in bilico tra vita e spettacolo. Le doti di Anna Magnani si affermano soprattutto quando non le si chiede di essere solo un’interprete, ma la testimone di un’attitudine collettiva in grado di mettere in discussione i falsi miti della società, di vivere in prima persona le contraddizioni dell’essere donna in un mondo dello spettacolo dominato dall’uomo.

 

[Bulzoni – 11,00  euro]     

 

 

 

 

Elio Petri, nel panorama del cinema italiano del dopoguerra, occupa una zona oscura, ambigua. Eclissato dall’impeto ideologico che ha investito il controverso fenomeno del “cinema politico”, il cineasta romano è stato attaccato, discusso e infine rimosso, senza di fatto essere indagato a fondo. ELIO PETRI, IMPOLITICO. La decima vittima (1965) di Lucia Cardone ha scelto di guardare alla figura dell’autore dalla prospettiva assai singolare di “La decima vittima” – un film che non appartiene al periodo “maturo” e che, almeno apparentemente, è distante dalle inclinazioni della sua produzione maggiore – muove dall’intenzione di andare oltre la sbrigativa e sfuggente etichetta del cinema politico. Esiste dunque un Petri impolitico? L’analisi di questo film eccentrico intende rispondere a questa domanda, nel tentativo di tracciare un ritratto dell’autore diverso dal consueto.

 

[Edizioni Ets – 12,00 euro]

 

 

 

ARRIVEDERCI ALLE ARMI. L’America, il cinema, la guerra è una piccola raccolta degli scritti di Leslie Fiedler, curati da Samuele S. F. Pardini, sul rapporto tra il cinema americano e la guerra. Dalla Seconda guerra mondiale al Vietnam, dalla Palestina al Nicaragua e all’Afghanistan, il tema della guerra viene ripercorso a cavallo tra esperienza storica e cultura letteraria e cinematografica di massa. Inevitabile lo sconfinamento del pensiero in altri ambiti teorici che riguardano l’identità americana, il mito della Frontiera e il processo di formazione degli Stati Uniti, il confronto tra le etnie proletarie e le razze, e su tutto l’onnipresente preteso universalismo dell’Occidente capitalista.

 

[Donzelli editore – 19,90  euro]  

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