L’influenza di Shrek sul mondo del cinema

Il mondo animato ha visto un’evoluzione notevole grazie al progresso tecnologico che lo ha portato ad avere un miglioramento sempre maggiore e alla creazione di opere talvolta più affascinanti degli stessi film. Le storie proposte dalle principali case di produzione d’animazione proponevano al pubblico storie classiche, spesso riprese da celebri fiabe o favole d’autore, tutte caratterizzate da un tono allegro e da un finale ricco di insegnamenti per i più piccoli. Ma i principali lungometraggi tratti dalle più famose fiabe nel corso degli anni hanno portato sul grande schermo storie che vedevano come protagoniste fanciulle bellissime che si innamorano di bei principi al fine di vivere “felici e contenti”. Questo era infatti lo schema base di tutte le pellicole, specialmente quelle targate Disney, che difficilmente si scostavano dalla figura della bella principessa o dalla presentazione di una storia “politicamente corretta”, il tutto doveva essere un perfetto esempio di lealtà, giustizia e positività.

Ma un cartone in particolare osò andare controcorrente, mostrando per la prima volta al pubblico una storia completamente diversa dalle altre e riuscendo in qualche modo a cambiare le regole dell’animazione, ma non solo. Parliamo di Shrek, il cartone animato targato DreamWorks uscito nel 2001 con regia di Andrew Adamson e Vicky Jenson, un adattamento all’omonima fiaba dello scrittore William Steig.

La storia vede come protagonista per la prima volta in assoluto un orco, solitamente un personaggio considerato antagonista, che non riuscendo a vivere in tranquillità nella sua palude a causa dei numerosi avvenimenti che hanno portato i personaggi delle fiabe a disturbarlo in continuazione, decide di andare a parlare con il dittatore Lord Farquaad per cercare di arrivare ad un accordo. Il dittatore ingaggia l’orco Shrek, insieme al ciuco che diventerà il suo compagno di avventura, al fine di andare a salvare la principessa Fiona, sua futura sposa, che è rinchiusa nella torre più alta di un castello custodito da un drago; dopo aver portato la principessa al castello di Duloc, dimora del dittatore, questo lascerà Shrek riprendere possesso della sua palude in tranquillità. Shrek accetta e insieme al fedele ciuco salva la principessa, che però si scoprirà nascondere un segreto, ovvero trasformarsi di notte a causa di un sortilegio in un’orchessa, tornando al suo normale aspetto alla luce del giorno. Alla fine della vicenda, tra l’orco e la principessa si creerà un sentimento e lei deciderà di non cedere al suo destino di sposare il dittatore, ma di rimanere orchessa per sempre e sposare invece Shrek, iniziando così a vivere insieme nella palude.

Ciò che ha reso questo cartone rivoluzionario è stata la sua storia completamente diversa dalle altre; per la prima volta il protagonista è un personaggio solitamente secondario, e questo mostra una parte di lui che non si vedrebbe in altri film, ovvero la sua sofferenza nel vedere che tutti si allontanano da lui solo per il suo aspetto, senza interessarsi a come è interiormente. Anche la figura della principessa esce dallo stereotipo, Fiona infatti sente il bisogno di nascondersi quando si trasforma in orchessa perchè il mondo non è in grado di accettarne una sua visione non perfetta, ma in compagnia di Shrek non si sente giudicata e si sente finalmente libera di mostrarsi per quella che vuole essere.

Il film inoltre ha uno humor molto ironico e si prende gioco delle fiabe tradizionali, dando in qualche modo spazio ai cosiddetti outsider e mostrando al mondo che anche i personaggi meno noti possono diventare protagonisti di avventure dinamiche dal finale comunque felice. Da dopo l’uscita di Shrek il mondo del cinema si è sentito in dovere in qualche modo di mantenere viva questa nuova forma di racconto, iniziando a proporre sul grande schermo non più storie con personaggi perfetti o stereotipati, ma dando anche spazio ai più fragili, a quelli che solitamente non vengono presi in considerazione, mostrandone i lati deboli (si pensi a Joker per esempio).

Siamo quindi di fronte ad una svolta, un cartone animato è riuscito a far cambiare il focus sul cinema tradizionale, aprendo le porte ad un nuovo modo di raccontare storie. L’uscita di Shrek è stato un azzardo, ma è stato ripagato con successo. Se piattaforme di scommesse online come AdmiralYes o altre avessero permesso di puntare sul successo o sul fallimento di questo cartone animato, voi cosa avreste fatto?

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