Dopo Giovanni Grazzini, Tullio Kezich e Callisto Cosulich ci lascia anche Morando Morandini. Una generazione, nata tra il 1924 e i 1928, che ha segnato la storia della critica cinematografica italiana, che a molti di noi ha fatto da scuola e ci h invogliato a fare questo mestiere.

Morando Morandini, che è scomparso ieri a 91 anni a Milano (dove era nato il 17 luglio del 1924) è stato uno tra i più importanti punti di riferimento. Cresciuto a Como, dove ha fondato un cineclub nel 1947, è stato critico cnematografico per le pagine di La Notte (dal 1952 al 1961), Stasera (dal 1961 al 1962) e Il Giorno (dal 1965 al 1998). Al cinema resta indimenticabile la sua partecipazione a Prima della rivoluzione (1964) di Bernardo Bertolucci.

Nel corso della sua lunghissima attività, ha fondato la rivista Schermi nel 1958, ha diretto Anteprima di Bellaria tra il 1984 e il 1997 (dove è stato richiamato nel 2002) e ha creato a Levanto da 2004 il Laura Film Festival in onore della moglie.

E’ stato poi curatore della Storia del Cinema per la Garzanti (1988) i 4 volumi assieme a Gianni Volpi e Goffredo Fofi, testo di riferimento pù volte usato nelle università. E la sua preparazione e la sua cinefilia appassionata, istintiva, vitale (nel senso come necessaria parte della propria vita quotidiana) è racchiusa nel libroautobiografico Non sono che un critico, denso di consigli su questo mestiere. Tra le sue altre pubblicazioni, vanno almeno citate le mononografie su Sergej M. Ejzenstein, Bernardo Bertolucci e John Huston.

Nel 1998 ha anche vinto il Premio Flaiano per la critica cinematografica. Dallo stesso anno ha fatto uscire, per Zanichelli, Il Dizionario dei film che negli ultimi anni si è allargato anche alle serie tv, dove nelle schede di ogni film c’erano, con un dono di raro esempio di informazione e sintesi, tutte le informazioni necessarie. Rimarà il nostro dizionario di cinema preferito.