OCCHI CHE SENTONO – sceneggiatura di Chiara Monaco

OCCHI CHE SENTONO

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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SCENEGGIATURA: prima stesura

 

SCENA1

ESTERNO-STRADA DISSESTATA-NOTTE

È notte;siamo su una strada dissestata,l’unica visuale è il corpo apparentemente esanime di una ragazza,che giace per terra a pancia in giù.

 Le sue mani,dalle dita lunghe e affusolate ,sono sporche di terra proprio come i capelli che,lunghi e di un nero corvino,le coprono il volto. Improvvisamente le dita della mano sinistra,vicino al viso,accennano un leggero movimento e lentamente anche il braccio comincia a muoversi. Clara(questo è il suo nome) a rilento comincia a riacquistare la mobilità degli arti e adagiatamene porta la mano verso i capelli spostandoli dal viso;i suoi occhi sono ancora semichiusi,quasi incrostati e fanno fatica a riaprirsi….dopo qualche sforzo le palpebre si aprono rivelando due profondi occhi blu.

 La vista è sfocata e solo dopo alcuni secondi riesce a riacquistare la giusta visibilità.

Clara abbozza un tentativo di alzarsi,è ancora un po’ stordita dalla probabile caduta.

 Si guarda intorno:il suo sguardo si perde nel buio che la circonda ed i suoi occhi mostrano l’insicurezza ed il timore di chi non ha la più pallida idea di dove possa trovarsi…intorno a lei domina il nulla …solo in lontananza è possibile scorgere un minuscolo,quasi impercettibile spiraglio di luce.

L’unica soluzione al momento plausibile è dirigersi verso quella luce,ma il suo passo è comunque  guidato dall’incertezza …continua  a scrutare il nulla che le sta attorno….l’unico rumore ,oltre i suoi passi,è quello del vento.

Improvvisamente la risata di un uomo le blocca il passo ed il respiro

                                                          

Risata di un uomo(OFF-SCREEN)

 

Clara si volta istantaneamente,di fronte a lei appare la figura di un uomo alto,dalla corporatura piuttosto massiccia;una leggera barba incolta gli incornicia il volto segnato dalla vecchiaia(avrà all’incirca 50 anni).

Di fronte a questa vista Clara impallidisce,il suo viso è segnato dallo stupore

 

CLARA

Papà!(esclamazione)

 

L’uomo smette di ridere,assumendo un atteggiamento misto di serietà e rimprovero. La voce di una donna giunge improvvisa alle sue spalle ad interrompere quel momento

 

MADRE

Clara!….Clara sono io,tua madre

 

La voce della madre è rotta dal pianto.. Clara ora è immobile,il suo sguardo è fisso sul padre che continua a guardarla…

 

PADRE

Clara,ascoltami….non voltarti.. non voltarti mai!

 

MADRE

Clara,mi dispiace… davvero!Non volevo che andasse così!

 

La madre continua a piangere,ma Clara è ancora immobilizzata.. incapace di reagire. Una lacrima lentamente scende rigandole il viso

 

CLARA

Mamma!(piangendo)

 

PADRE

Clara,vieni da me……

 

Allarga le braccia in segno di accoglienza.. in quel preciso istante la madre inizia ad urlare

 

MADRE

Clara no!non farlo!

 

PADRE

Zitta!(anche lui urlando)tu non capisci;

 

Assumendo un tono più calmo

 

Ormai è troppo tardi per parlare.

 

Le urla dei genitori lentamente si fanno incomprensibili e si uniscono,nella mente di Clara, in parole confuse e senza senso. Si porta le mani alla testa come se le stesse scoppiando, disturbata da quel conflitto improvviso ed apparentemente senza alcun significato. Il tono delle voci diventa sempre più alto…Clara “stringe”  gli occhi più che può come se in questo modo potesse smettere di sentire……FLASH.

 

SCENA 2

INTERNO-CASA-GIORNO

Clara lentamente allontana le mani dalla testa,apre gli occhi ma non è più nel posto di prima.

Si guarda intorno,inizialmente la sua vista è sempre offuscata;si rende lentamente conto di trovarsi nel corridoio di una casa. Dal suo sguardo capiamo che è sempre più confusa….

Lentamente si avvia verso la fine del corridoio ,ma camminando la sua attenzione viene colta da una foto sulla parete alla sua destra:è lei insieme a suo padre;sullo sfondo un giardino. Il padre ha il braccio intorno alle spalle di Clara,sorride compiaciuto,ma il volto della ragazza è velato di imbarazzo.. i suoi occhi sono rivolti verso il basso ed il sorriso è decisamente forzato.

Clara avvicina la mano alla foto come per accarezzarla,ma ripensandoci ritrae le mano ed abbassa lo sguardo.

Lentamente si avvia lungo il corridoio e raggiunge l’ingresso di una stanza da dove proviene(improvviso)il canto di una donna.

 

Canto di una donna(OFF-SCREEN)

 

Clara entra nella camera:ora siamo in cucina;la donna che canta è sua madre(scena 1).Le dà le spalle,indossa un vestito celeste da casa e sta cucinando;I capelli castani, con alcune velature di bianco,le scendono morbidi sulle spalle.

Clara resta sulla porta a guardarla senza far rumore;sorride teneramente,ma è un sorriso velato di malinconia:una lacrima fuggitiva le riga il viso. Clara abbassa lo sguardo e chiude gli occhi. FLASH

 

SCENA 3

INTERNO-CASA-NOTTE

Clara apre gli occhi;è notte e siamo ancora all’interno della casa,nel corridoio. Ormai quei continui dislocamenti non sembrano preoccuparla più;ora l’importante ,per lei,è capire il motivo di quel viaggio. Di fronte a lei c’è una stanza,ma noi non vediamo l’interno. Dopo aver guardato dentro entra:è la sua camera. Affianco al letto un comodino con una foto di quando era piccola.. ancora un sorriso malinconico;affianco una foto da più grande;in entrambe è sola.

Improvvisamente dei passi nel corridoio la distolgono dai suoi pensieri;simultaneamente il pianto soffocato di una bambina attira ancora di più la sua attenzione… si volta ma la stanza è completamente vuota;poi il suo interesse si sofferma sull’armadio:il pianto sembra provenire da lì.. il tempo di rendersene conto.. FLASH.

 

Ora siamo dentro l’armadio,il suo sguardo è sempre più confuso. Il pianto soffocato torna improvviso,si volta di scatto alla sua destra e c’è lei da piccola che le siede affianco con le ginocchia strette al petto.. ma non può vederla né sentirla. Una voce improvvisa blocca il respiro di Clara grande e il pianto della bambina

 

PADRE

Claaraa!Dove sei?!(OFF-SCREEN)

 

È la voce del padre. La bimba terrorizzata si rannicchia ancora di più su se stessa e,cercando di bloccare il respiro,porta le mani sulla bocca. Clara è sconvolta,come se qualcosa di orribile le fosse tornato alla mente dopo tanto tempo;nel momento in cui realizza ciò che ha dimenticato e rimosso per tanti anni,le ante dell’armadio si aprono violentemente;la bambina scatta per il terrore e davanti i loro occhi compare il padre con un sorriso compiaciuto,quasi da psicopatico

 

PADRE

Eccoti qui!

 

Afferra la bimba facendola uscire dall’armadio,lei tenta di reagire facendo forza su sé stessa. Clara esce istintivamente dal guardaroba tentando di opporsi a quella terribile scena,ma nessuno può vederla

 

CLARA

No!Noooo!

 

Piange disperata.

Il padre porta la bambina sul letto mettendola seduta,fa cadere l’orsacchiotto dal letto;lei piange ma senza più nessun tentativo di reazione.

Ora del letto vediamo solo la parte inferiore,le gambe della bimba e quelle del padre. Le coperte toccano il pavimento;Clara nel frattempo,cosciente della sua impotenza,si è inginocchiata a terra piangendo.

Le mani del padre accompagnano,con una lentezza quasi irreale,le gambe della bambina sul letto per farla allungare. Da questo momento in poi vediamo solo Clara e la parte bassa del letto.

Si volta verso l’orsacchiotto caduto a terra e lo prende avvolgendolo tra le sue braccia. Inizia a dondolarsi avanti e in dietro(in ginocchio).STOPO AUDIO

La scena è quasi come se rallentasse

 

Lentamente si inizia a percepire(tono basso)

la cantilena cantata dalla madre nella scena 2;

con un tono più alto la voce di Clara(OFF-SCREEN)

 

Mani.. dappertutto!

Sul mio viso,sul mio corpo.. nella mia testa.

Mani che staccano i fili del mio

cervello,

che scollegano i miei pensieri,

i miei sentimenti.. i miei legami!

Mani grandi,mani pesanti,luride,

lussuriose;

me le sento dappertutto:nei miei occhi;

le vedo,le sento,

le respingo…

mi colpiscono!(sul “mi colpiscono” il tono

 della voce si abbassa)

 

TORNA L’AUDIO

Clara si accascia completamente a terra,quasi esausta e,abbracciando sempre l’orsacchiotto,chiude gli occhi lentamente.

FLASH.

 

SCENA 4

ESTERNO(INT.)-TUNNEL-NOTTE

Clara riapre gli occhi;non si trova più a casa ma in un lungo tunnel completamente buio,solo in lontananza ancora quell’impercettibile spiraglio di luce… si alza,ma questa volta è totalmente disinteressata dal sapere in quale luogo si trovi.. i suoi pensieri sono rivolti al passato che le si è maleducatamente ripresentato di fronte agli occhi. Piange,è disperata….quasi isterica

 

CLARA

Come?!Come ho potuto dimenticare tutto questo?!(urla)

 

Intorno a lei domina il buio… improvvisamente si sentono dei passi provenire da dietro di lei

 

Rumore di passi(OFF-SCREEN)

 

Ancora una volta,in sottofondo,

la melodia della madre.

 

Il suo sguardo ora è terrorizzato,cerca di capire da dove provengano quei passi ma l’oscurità non lo permette. Senza perdere tempo si volta verso la luce e comincia a camminare nervosamente e frettolosamente

 

Amano a mano che prende velocità anche

il tono della melodia sale sempre di più,

fino a stopparsi improvvisamente alla fine

                          della scena.

 

Anche i passi dietro di lei diventano sempre più veloci;ora è una vera e propria fuga nella piena oscurità,solo quella luce può guidarla. È atterrita,le sue gambe sono mosse dal terrore.

Il padre dietro di lei corre sempre più veloce

 

PADRE(OFF-SCREEN)

Clara….Fermati!(urlando nervosamente)

 

Clara continua a correre,la luce è sempre più vicina…e sempre più estesa. Finalmente la raggiunge e viene avvolta completamente da questa. FLASH.

 

SCENA 5

Clara apre di scatto gli occhi,ma la sua vista è sfocata.. vede una sagoma di fronte a lei ma non riesce a riconoscerla

 

INFERMIERA

Clara…puoi sentirmi?

 

Lentamente riacquista la visibilità,di fronte a lei c’è un’infermiera che le sorride e le accarezza la fronte. Si guarda attorno muovendo adagio la testa:è nella stanza di un ospedale.

L’infermiera si volta verso la porta della stanza chiamando il dottore

 

INFERMIERA

Dottore.. dottore,si è svegliata!

 

Un uomo dal camice bianco entra correndo e si dirige immediatamente verso Clara. Le sorride e le accarezza anche lui la fronte. Si volta verso il comodino al fianco del letto,prende un fazzoletto,lo inumidisce con dell’acqua e bagna leggermente le labbra della ragazza.

 

MEDICO

Clara,mi senti?

 

Clara annuisce lentamente. Stringe la mano del dottore.

 

MEDICO

Come ti senti?… Ricordi cosa è successo?

 

Clara muove la testa in segno di un “no”.

 

MEDICO

4 mesi fa sei stata investita e sei entrata

in coma. Credevamo non ci fossero

speranze…ma fortunatamente è andato tutto

per il meglio.

Ti terremo ancora un po’ qui per degli

accertamenti.

Credi di poter resistere?

 

Le sorride teneramente,Clara ricambia il sorriso ed annuisce.

 

MEDICO

Ora cerca di riposare un po’.

 

Le sorride nuovamente ed esce dalla stanza seguito dall’infermiera.

Clara si volta verso la finestra e guarda fuori.

                                                          CUT

 

Il medico e l’infermiera escono dalla stanza di Clara che ridà sul corridoio dell’ospedale. Chiudono la porta.

Si soffermano nel corridoio

 

MEDICO

Torna tra una mezzora per controllare come sta.

 

INFERMIERA

Si dottore.

(abbassa lo sguardo)

Poverina,4 mesi in ospedale e mai

nessuno che sia venuta a trovarla.

 

MEDICO

Già;comunque so che la madre è

morta qualche anno fa.

Il padre invece è ancora vivo,

ma quando l’abbiamo chiamato per

avvertirlo si è rifiutato di

venirla a trovare….

 

INFERMIERA

Poverina!(abbassa nuovamente

lo sguardo)

 

SCENA 6

ESTERNO-CORTILE OSPEDALE-GIORNO

(Due settimane dopo)

Clara esce dall’ospedale accompagnata dall’infermiera della scena 5. Si stringono la mano in segno di saluto e si dividono.

 

SCENA 7

ESTERNO-CIMITERO-GIORNO

Dall’alto vediamo una ragazza dai capelli corti che cammina lungo il tracciato del cimitero.

Avvicinandoci capiamo che è Clara:si è tagliata i capelli. Si avvicina ad una tomba;dalla foto capiamo che è la bara della madre.

Si inginocchia di fronte a questa,il suo sguardo è triste.

 

CLARA

Ciao mamma… forse dovrei provare

del rancore nei tuoi confronti;

ma non conosco questo sentimento.

Vorrei che fossi qui mamma..

Vorrei che fossi qui per chiederti

il perché di tante cose:il perché

dei tuoi silenzi.

Ho rimosso il mio passato;ho rimosso

quel dolore che mi ha rovinato

l’infanzia….e adesso quel dolore

è tornato più forte di prima.

Ma ora è diverso.

Ti voglio bene mamma!

 

Una lacrima scende rigandole il viso. Lascia una rosa rossa sulla tomba,si asciuga la lacrima ,si alza e,dopo essersi soffermata pochi secondi,si allontana senza voltarsi.

 

SCENA 8

INTERNO-PIANEROTTOLO DI UN PALAZZO-GIORNO

Clara è di fronte alla porta di un appartamento. È in silenzio,immobile e guarda fissa la porta. Il suo sguardo non è più quello fragile delle altre scene,ora appare evidente il segno di una determinatezza e sicurezza che,probabilmente,non ha mai saputo di possedere. Lentamente si abbassa verso il tappetino sulla soglia e,freddamente,lascia una rosa nera davanti alla porta. Per lei suo padre è morto definitivamente.

Bussa e si allontana per non avvicinarsi mai più.

 

Dopo pochi secondi la porta si apre e sulla soglia appare suo padre,il viso rovinato dalla vecchiaia. Indossa un paio di pantaloni marroni ed una canottiera bianca macchiata di sugo.

 

SCENA 9

ESTERNO-CORTILE PALAZZO-GIORNO

Clara cammina sul marciapiede.

 

Musica di fondo

 

FINE.

 

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