"Ossidiana" di Silvana Maja

Tratto dalla storia vera della pittrice napoletana Maria Palliggiano, morta suicida nel 1969, la pellicola firmata da Silvana Maja è un’operazione interessante e inconsueta per il nostro panorama, ben sorretta dall’interpretazione di Teresa Saponagelo, ma allo stesso tempo frettolosa e paradossalmente quasi timorosa della sua materia

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ossidianaTratto dalla storia vera della pittrice napoletana Maria Palliggiano, morta suicida nel 1969, Ossidiana di Silvana Maja rientra nel progetto della regione Lazio a sostegno del cinema indipendente, diretto a garantire visibilità alle opere trascurate dai circuiti distributivi, e racconta le vicende artistiche e private che vedono coinvolta la pittrice nella Napoli dal 1957 al 1969: sempre in bilico tra crisi sentimentali, sperimentazioni artistiche, pregiudizi sociali e cure psichiatriche. L’idea di raccontare attraverso la tragica esistenza della Palliggiano un pezzo della storia d’arte italiana a cavallo tra il decennio dei Cinquanta e dei Sessanta (quelli di Guttuso, Mario Schifano, Stelio Maria Martini e dell’avanguardia napoletana tutta) era interessante per le sue inedite potenzialità d’affresco e psicologiche, e infatti Ossidiana è un film possiede una sua anima e consapevolezza, e anche un suo coraggio naif. E può anche esser letto come metafora di un percorso artistico e culturale, anche inteso in ambito “nazionale”, incompiuto, brutalmente reciso dalla morte e dall’isolamento sociale. Lo scacco esistenziale, più che artistico, di tutta una generazione di autori sperimentali che a un certo momento storico sembrarono riuscire a rivoltare categorie di gusto e sovrastrutture ideologiche. Semmai i limiti della pellicola risiedono in certe approssimazioni visionarie, gli incubi della protagonista come oscuro presagio di un suicidio liberatorio, troppo energicamente surreali e “aggiunte” al film, o nelle brusche ellissi temporali che soprattutto nella prima parte finiscono con il mangiarsi sottotesti e atmosfere che avrebbero meritato maggior respiro. Resta un’operazione inconsueta per il nostro panorama, ben sorretta dall’interpretazione di Teresa Saponagelo, ma paradossalmente quasi timorosa della sua materia.

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Regia di Silvana Maja
Interpreti: Teresa Saponagelo, Renato Carpentieri, Andrea Renzi, Vincenza Modica
Origine: Italia, 2007
Durata: 95'
Distribuzione: Thule Film

 

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