Per qualche dollaro in più, di Sergio Leone
Ancor più che Per un pugno di dollari, il secondo capitolo della "trilogia del dollaro" raccoglie e sviluppa tutti gli elementi del cinema di Sergio Leone. In particolare, ciò che più appassiona è la caratterizzazione dei personaggi: dei tre protagonisti, Van Cleef conquista a poco o poco lo spettatore. In sala dal 3 luglio nel progetto Il Cinema Ritrovato a cura della Cineteca di Bologna
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Ciò che più appassiona in Per qualche dollaro in più è sicuramente l’ultimo degli elementi elencati in apertura di articolo. Dall’uomo senza nome, solitario, pigro e rilassato di Per un pugno di dollari ad “Armonica”, così soprannominato per l’abitudine di suonare questo strumento, di C’era una volta il West, fino ai tipi elencati fin dai titoli Il buono, il brutto, il cattivo e Il mio nome è Nessuno, i personaggi del cinema di Leone sono caratterizzati con semplicità e cura e fin da subito, pur avendo caratteristiche negative, sono protagonisti ed eroi. A questo proposito può essere utile riportare una dichiarazione di Eastwood su Per un pugno di dollari: «Fino a un quarto d’ora dalla fine non sai chi è l’eroe, e neanche allora ne sei sicuro: pensi che lo sia solo perché è il protagonista ed è meno schifoso di tutti gli altri». Dei tre protagonisti di Per qualche dollaro in più, è l’ex colonnello Mortimer, più del Monco e dell’Indio (Eastwood e Volonté ritrovano infatti più o meno i personaggi ch’erano stati del film precedente), a conquistare a poco a poco lo spettatore arrivando addirittura a mostrare, con il rifiuto dei dollari e mosso da un sentimento “alto” come la vendetta, una moralità rara per gli eroi leoniani.
Regia: Sergio Leone
Interpreti: Clint Eastwood, Lee Van Cleef, Gian Maria Volonté, Mara Krup, Luigi Pistilli, Klaus Kinski, Mario Brega
Durata: 129'
Origine: Italia/Spagna/Rft