POLEMICHE – La Direzione del Premio Solinas risponde

“Dirigo il Premio Solinas e lo difendo. Difendo le Giurie che lavorano senza sapere se prenderanno o meno un simbolico rimborso spese. Difendo il loro lavoro, attento, serio, appassionato, generoso e disinteressato. Difendo il risultato del lavoro di un anno intero: i finalisti. Lo faccio senza se e senza ma. Con passione ed istinto. Senza neutralità. Una colpa? Forse. Una differenza sì. La direzione del Premio Solinas risponde direttamente ad utenti e partecipanti. Senza filtri.(…) Se funzione di Garante, gentile Direttore, significa permettere al disturbatore di turno, di millantare e fare illazioni calunniose sul premio  e di attaccare uno qualsiasi dei giurati, vero,  non svolgo la funzione neutra di garante. Reagisco e difendo. Il premio, i giurati e i finalisti”.

Riceviamo, finalmente, e con piacere pubblichiamo, l’intervento della Direttrice del Premio Solinas, Annamaria Granatello,  sulla  polemica esplosa sul Forum del Premio Solinas e rilanciata sul nostro sito.

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Che tristezza.

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Che tristezza Gentile Direttore Editoriale di Sentieri Selvaggi, davvero. Soprattutto con il clamore che con i suoi articoli è riuscito a  creare.

 

Allora tentiamo di fare ordine, insieme, che ne dice?

 

1 – L’azione legale: una diffida tra l’altro molto blanda, (chiedeva semplicemente una rettifica alla lettera anonima pubblicata dalla sua testata) che rimarca legalmente quanto scritto nella lezione di giornalismo che  Giorgio Gosetti si è  costretto a farLe.  Dar voce ad una protesta non significa dar voce ad illazioni e calunnie se prima non verificate. E sarebbe anche carino chiedere pubblicamente scusa a Francesco Bruni, Laura Paolucci e Fandango, Johnny Palomba,  i cento autori, la Giuria del Premio Franco Solinas. Tutta. Spero concorda.

 

2 – Il Forum: il forum del Premio Solinas non ha un moderatore neutro. Chi risponde agli utenti, direttamente, senza veli e senza filtri, è la Direzione.  Lavoro con passione ed energia. Forse troppa.  Cerco di creare. Distruggere non mi interessa. E sono diretta, nel bene e nel male. Pregi e difetti, insieme. Ma palesi.  Dirigo il Premio Solinas e lo difendo. Difendo le Giurie che lavorano senza sapere se prenderanno o meno un simbolico rimborso spese. Difendo il loro lavoro, attento, serio, appassionato, generoso e disinteressato. Difendo il risultato del lavoro di un anno intero: i finalisti. Lo faccio senza se e senza ma. Con passione ed istinto. Senza neutralità. Una colpa? Forse. Una differenza sì. La direzione del Premio Solinas risponde direttamente ad utenti e partecipanti. Senza filtri. I pro e i contro di una pratica poco diffusa presso le istituzioni. Se funzione di Garante, gentile Direttore, significa permettere al disturbatore di turno, di millantare e fare illazioni calunniose sul premio  e di attaccare uno qualsiasi dei giurati, vero,  non svolgo la funzione neutra di garante. Reagisco e difendo. Il premio, i giurati e i finalisti. So di cosa tratto.

Il regolamento impone la riservatezza dei lavori di giuria.

I partecipanti che hanno chiesto informazioni sui criteri di valutazione e sui lavori della Giuria sono stati informati. I topic di riferimento sono: “Lavori di giuria” e “Criteri di selezione della Giuria 2008”. Chi non ha partecipato non è informato, mi sembra normale. E la guerra sulla trasparenza mi sembra dunque infondata.


I tentativi di attacco al Premio, alla sua struttura, alle giurie, ai finalisti e tra poco ai vincitori sono frequenti e continui.
Non di rado qualsiasi cosa viene detta non va bene. Non esistono spiegazioni o cose dette nel modo giusto. E' sempre tutto sbagliato.



Questa volta la favola cattiva  ha tentato di innescare il dubbio sulla serietà e sulla trasparenza del concorso. Creare incertezza nei partecipanti. Per me intollerabile.

 

3 –  Il Concorso: Apriamo dunque le porte e raccontiamo come funziona.

Dirigo il Premio da due anni ma ci lavoro dal ’92.  Lo faccio crescere. Compongo le Giurie.  Tutte.  Scelgo i giurati uno ad uno.  Dallo scorso anno ho deciso di invitare i produttori  per riattivare la loro attenzione nei confronti dei giovani talenti e/o emergenti. Da noi sono costretti a leggere. A fare schede. E a confrontarsi con altri professionisti del settore, siano essi autori, direttori di festival, scrittori, registi o giornalisti. Più punti di vista insieme. Assolutamente differenti. Nessuna linea editoriale imposta. Cerchiamo. Storie e talenti insieme. E’ appassionante. E l’anonimato lo garantisce.  Per affrontarlo in maniera degna i giurati ricevono la seguente indicazione: Anonimato: “Può capitare ad ognuno di noi di conoscere il partecipante di un progetto che abbiamo in lettura. In questo caso è buon uso informare la Direzione che provvederà a far leggere il progetto ad altri. Ci si può astenere dal voto, ma in questa prima fase è importante garantire almeno 2 lettori per ogni progetto.”

 

Compongo le coppie o le triplette di prima lettura. Cerco di avere sullo stesso copione due o più  punti di vista differenti e possibilmente lontani tra loro. Questo garantisce che su un copione possano  emergere dei dubbi e che possa essere conseguentemente letto da altri.  La prima lettura è  incrociata ed ogni sceneggiatura è  valutata da 2 componenti del comitato editoriale. I lettori sono 3 e sono associati, sempre, ad un componente del comitato editoriale. Il comitato editoriale è parte integrante della Giuria. Al fine di individuare il meglio dei diversi generi e riuscire a portarli in finale,  e per evitare che venissero sacrificati dalle storie drammatiche,  ho raggruppato tutti i film di genere; in questo modo abbiamo una visione d’insieme completa e compatta.

Le riunioni di prima fase: la prima per la verifica delle letture incrociate; la seconda per valutare tutti i progetti che avevano superato la prima selezione e verificare i dubbi. La terza per riverificare gli ulteriori dubbi ripescando qualche progetto che ci sembrava interessante ed era rimasto indietro. Le discussioni sono state forti e accese.

 

E’ un lavoro faticoso. Impegnativo, per tutti. Una fatica che spesso si trasforma in magia. Dirigo 3 concorsi. Giurie diverse, progetti diversi, la tensione e la passione è la stessa in ognuna. Una soddisfazione, grande, per me  e per i giurati scovare il talento. Un bel progetto. Quasi una sfida.  Ma cerchiamo qualità. Siamo severi.

I Giurati sono solidali. Imparziali. Scrupolosi. Senza di loro non esisterebbe il premio. Aderiscono al Solinas sapendo di aderire ad un progetto trasparente. Serio. E rispondono, tutti, nessuno escluso, con impegno e passione. Sono oltre 50. Insieme cerchiamo partner che possano aiutarci a sostenere i talenti almeno per un intero anno.

 

Le pare che possa permettere all’anonimo di turno frustrato e/o deluso di fare illazioni che possano inficiare il buon nome del Premio? Un atto di terrorismo gratuito nei confronti delle giurie. Dei Cento autori che con generosità hanno accolto l’invito ad incontrare tutti i finalisti per avviare un dialogo che speriamo  possa trasformarsi in  uno scambio fruttuoso per tutti. Cerco di costruire una rete post premio solida che favorisca sia lo sviluppo creativo che produttivo dei progetti. Una fatica immane. Quando ci riesco tiro un sospiro di sollievo e alzo il tiro, di nuovo.  Tento di porre le basi per la nascita di quella Bottega Creativa per la quale tanto si è battuta Francesca Solinas. Insieme ci sosteniamo. Ma non bastiamo a noi stesse. Nessuno può riuscire, soprattutto in un momento così difficile, a fare tutto da solo. E’ necessario fare rete, aprirsi alle collaborazioni. Al confronto costruttivo e all’unione di forze.

Spero che sia stata fatta chiarezza e colgo l’occasione per ringraziare quanti ci hanno sostenuto e ci sosterranno in futuro.

 

Annamaria Granatello

 

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