Primo semestre 2009: il cinema italiano arretra


Si salva la commedia

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Il mercato tiene, il cinema americano va molto bene, mentre il cinema italiano è in preoccupante sofferenza e perde oltre un quarto dei propri spettatori. Questo, in estrema sintesi, dicono i numeri sugli incassi cinematografici del primo semestre 2009, confrontati con quanto accaduto fra gennaio e giugno dello scorso anno. Nelle sale monitorate da Cinetel dal primo gennaio al 30 giugno di quest’anno – scrive il Giornale dello Spettacolo – si sono staccati oltre 50 milioni di biglietti, circa un milione in meno rispetto all’analogo periodo 2008. In termini percentuali la perdita è contenuta nel 2%, una cifra molto modesta rispetto al calo dei consumi registrato in altri settori merceologici, compresi beni di primaria importanza. A tenere alti i numeri del mercato è stata la produzione americana: oltre 32 milioni di biglietti si sono staccati per produzioni made in Usa. La quota di mercato del cinema americano supera il 63% per presenze, con un incremento percentuale rispetto allo scorso anno valutabile fra i sette e gli otto punti. A determinare un complessivo segno negativo nel raffronto semestrale 2008/2009 è stato il forte arretramento del cinema italiano: la quota di mercato 2009 è scesa di oltre otto punti. Nella top ten del semestre 2008 le presenze italiane erano cinque; quest’anno sono ridotte a due: Italians ed Ex.  Come dire, regge la commedia, ma sono venuti meno i film d’altro tipo, come il filone giovanilistico e il cinema d’autore. A determinare il complessivo flop hanno contribuito almeno tre fattori: una crescente diminuzione delle sale adatte a questo genere; modalità di promozione modeste e di scarsa fantasia; mancanza di razionalità nelle uscite, col risultato di un eccesso di concorrenza fra pellicole simili che ha penalizzato tutti. (g.a.)

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