QUEL CHE NON SI VEDE
La rassegna, curata dall’associazione culturale Fototracce, propone alcuni film che esplicitano, in modo diverso, la funzione di disvelamento proprio della fotografia ed esplorano al tempo stesso le modalità d’uso del mezzo fotografico e le sue potenzialità espressive. Dal 15 al 29 gennaio
L’associazione culturale La Scheggia in collaborazione con l’associazione culturale Fototracce presentano
QUEL CHE NON SI VEDE
La fotografia tra favola, fiction e documentario
Uno dei tratti peculiari che ha incuriosito i primi sperimentatori del mezzo fotografico è la capacità di cogliere e fermare ciò che spesso passa inosservato ad occhio nudo.
La rassegna, curata dall’associazione culturale Fototracce, propone alcuni film che esplicitano, in modo diverso, la funzione di disvelamento proprio della fotografia ed esplorano al tempo stesso le modalità d’uso del mezzo fotografico e le sue potenzialità espressive.
L’obiettivo non è tanto quello di indagare il delicato rapporto tra cinema e fotografia ma piuttosto quello di sviluppare un confronto partendo da pellicole cinematografiche nelle quali la fotografia è al centro della narrazione o è elemento solutivo di una vicenda.
I tre film scelti per la rassegna appartengono a tre diversi generi cinematografici che, attraverso tre linguaggi differenti, mettono in luce problematiche e peculiarità relative all’utilizzo della fotografia e al “mestiere” di fotografo. Protagonisti dei film sono tre professionisti che “vivono” di fotografia: un fotografo di paese, uno di cronaca nera e un reporter di guerra.
I film in programma
MARTEDI 15 GENNAIO 21.30: La macchina ammazzacattivi
di Roberto Rossellini, 1952, Italia, b/n, 83’
Nel visionario “La macchina ammazzacattivi”, il banco ottico di Celestino, fotografo di paese, si trasforma, in virtù di un ingenuo accordo con un ambiguo personaggio, in uno strumento in grado di scorgere, “congelare” ed eliminare la cattiveria. La visione del fotografo si trasformerà in breve in un incontrollato delirio di onnipotenza che giungerà a sconvolgere la vita di un intera cittadina.
MARTEDI 22 GENNAIO 21.30: Occhio indiscreto (The public eye)
di Howard Franklin, 1992, USA, col, 99’
La notte e i bassifondi di New York sono invece i soggetti degli scatti disillusi di Bernzini, reporter spietato capace di demolire il sogno americano e di portare alla luce, con la sua lampada al magnesio, i drammi celati da un finto benessere. Ispirato alla vita del fotografo Arthur Felling, più conosciuto come Weegee, “Occhio indiscreto” inquadra aspramente il degrado invisibile e le contraddizioni della società americana della prima metà del secolo scorso.
MARTEDI 29 GENNAIO 21.30: War photographer,
di Christian Frei, 2001, Svizzera, col, 96
Nel documentario “War Photographer” il punto di vista del fotografo diventa quello dello spettatore: per avvicinarci al vissuto ed allo sguardo del più grande fotoreporter vivente, il regista Christian Frei giunge addirittura a collocare una minicamera sulla macchina fotografica di James Natchwey. Il realismo e la crudezza che ne derivano sono accompagnati dalle parole di Natchwa
ey, che abbraccia nelle sue riflessioni tematiche attuali e controverse quali il rapporto fra la testimonianza oculare dei reporter e la manipolazione dell’informazione da parte dei grandi canali mediatici, l’etica comportamentale del fotogiornalista, la difficoltà della rappresentazione del dolore fra coinvolgimento e distacco emotivo.
Sede: Associazione Culturale La Scheggia
Via Dolomiti 11 – Milano
Ingresso: 2 € con tessera associativa (tessera annuale 5 €)
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