"Sex Is Comedy", di Catherine Breillat
La Breillat, tra backstage di "A mia sorella" ed esigenza istintiva di raccontarsi in prima persona. La sensazione di costruito e programmato "saggio teorico" prevale e soffoca quel suo cinema dell'immediatezza e della fisicità
Con Sex Is Comedy Catherine Breillat sembra mettere in scena se stessa. Attraverso il filtro di Anne Parillaud (nei panni di una regista), il film appare quasi come un falso backstage di A mia sorella. Non è tanto la vicenda di un set che racconta di una lavorazione su un altro set. Piuttosto Sex Is Comedy appare come un set duplicato, in cui la Breillat mette in scena il proprio metodo istintuale con gli attori, la tensione nel creare quell'energia e quel conflitto in cui gli interpreti possano provare le stesse emozioni dei suoi personaggi. Appare però abbastanza paradossale come l'opera dove la regista francese sembra mettersi maggiormente in gioco sembra invece quella più costruita, più distante fisicamente dai corpi dei suoi personaggi. La distanza non è tanto presente tra lo sguardo della Breillat e quello della Parillaud (anzi, in questo caso è quasi presente una forte coincidenza), ma tra la Breillat/Parillaud e il resto della troupe. Se il cinema della Breillat nella sua forza, dà sempre l'idea dell'immediatezza che possa prevalere sulla forma, in Sex Is Comedy primeggia quella sensazione di "saggio teorico", quel narcisismo nel filmarsi (un momento in cui afferma "J'adore l'adolescence") da cui però sottrae se stessa per non rifugiarsi nelle forme di un oggettivo documentarismo, ma per lasciare emergere quelle pulsioni istintive e distruttive che comunque rappresentano da sempre tra i punti di forza del suo cinema. Solo nel finale, nella scena di un atto sessuale sofferto, in cui l'attrice soffre e piange dopo aver girato quel momento, la Breillat sembra finalmente riappropriarsi del suo cinema liberandosi della troupe e di quelle ambizioni cinefilo/europee che riciclano, per l'ennesima volta, il Fellini di 8 ½ e il Truffaut di Effetto notte. Ma è troppo tardi.
Titolo originale: Sex Is Comedy
Regia: Catherine Breillat
Sceneggiatura: Catherine Breillat
Fotografia: Laurent Machuel
Montaggio: Pascal Chavance, Sylvain Dupy, Pedro Marques
Musica: brani vari
Scenografia: Frédérique Belvaux
Costumi: Valerie Guegan, Rute Correia, Betty Martins, Sanine Schlumberger
Interpreti: Anne Parillaud (Jeanne), Gregoire Colin (l'attore), Roxane Mesquida (l'attrice), Ashley Wanninger (Leo), Dominique Colladant (Willy), Bart Binnema (cameraman), Yves Osmu (ingegnere del suono), Francis Selek (scenografo), Elisabete Piecho (segretaria di edizione)
Produzione: Jean-François Lepetit per Flach Film
Distribuzione: Sharada
Durata: 92'
Origine: Francia/Portogallo, 2002