Negli anni Novanta alcune iniziative in Italia e all'estero hanno reso omaggio alla poliedrica figura di Gianni Amico celebrando una creatività originale e attenta all'aspetto etico e sociale del suo fare cinema e una instancabile attività di promotore e organizzatore culturale che ha portato alla conoscenza in Italia di realtà di grande importanza (tra cui spicca la diffusione della conoscenza del Cinema novo brasiliano). Da quei preziosi momenti era già parsa evidente, seppur condizionata dall'impossibilità di abbracciare l'opera intera e di ripercorrere tutti i momenti della vicenda biografica e artistica, l'importanza del suo lavoro nei confronti della cinematografia italiana del periodo nonché la ricchezza della sua rielaborazione di contenuti e spunti formali strettamente legati alla lunga onda della Nouvelle Vague, in lui estremamente vitale e in continua evoluzione.

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L'omaggio di Torino offre per la prima volta la possibilità di cogliere nella sua integrità la traiettoria del regista.

Il volume monografico curato per l'occasione intreccia sapientemente testi e documenti (scritti teorici, interviste e dichiarazioni che permettono di rivivere con emozione il laboratorio creativo e intellettuale dell'artista) con testimonianze e saggi interpretativi che forniscono molteplici spunti critici e fruttuose chiavi di lettura (con testimonianze, tra gli altri, di Adriano Aprà, Sylvie Pierre, Gustavo Dahl, Bernardo Bertolucci, Paolo Mereghetti, ecc…).

La retrospettiva completa sarà poi l'occasione per presentare tutte le opere cinematografiche e televisive realizzate nel corso della sua vita con una scelta ragionata delle sue collaborazioni con le trasmissioni televisive didattiche. Inoltre, per l'omaggio di Torino, è stato concepito un ampio progetto di restauro (coinvolgendo enti pubblici e privati) che porterà alla presentazione in anteprima di quattro importanti opere restaurate per l'occasione.

Nei programmi dal titolo "Gianni l'ho visto così" sarà inoltre possibile approfondire alcune tematiche specifiche della sua filmografia attraverso la visione di filmati inediti (interviste, riprese dal set, tagli, momenti inediti) e la partecipazione amichevole di collaboratori, critici e testimoni tra cui Giorgio Baratta, Joel Barcelos, Paolo Brunatto, Arnaldo Carrillho, Gustavo Dahl, Enrico Ghezzi, Veronica Lazar, Ana Maria Magalhaes, Jean Narboni, Roberto Perpignani, Paulo Cezar Saraceni.

Il programma della retrospettiva, che si articolerà in tutti i giorni del festival, avrà un climax nella giornata di lunedì 11 novembre quando nella sala 6 del cinema Pathé alle ore 17 la proiezione della copia restaurata di Tropici (1968) sarà preceduta da un incontro con Bernardo Bertolucci e un omaggio musicale del musicista brasiliano Nana' Vasconcelos.

La speranza dei curatori dell'omaggio è che la possibilità inedita che offre il Torino Film Festival di accostarsi all'opera intera del regista possa far tesoro delle passate celebrazioni della sua opera per inaugurare finalmente una lunga e doverosa fase di studio e di divulgazione autentica di un fondamentale corpus di opere e idee.

Noi insistiamo. Suite per la libertà subito (Italia, 1964, 35mm, 16')

Appunti per un film sul jazz (Italia, 1965, 35mm, 35')

Una storia banale (Italia, 1965, 35mm, 15')

Paola (Italia, 1966, 35mm, 20')

Giovani brasiliani (Italia, 1967, 16mm, 48')

Tropici (Italia, 1968, 35mm, 88')

Cinema della realtà (Italia, 1969, 16mm, 48')

Le grandi epoche del teatro. Il teatro romantico tedesco (Italia, 1970, 16mm, 21')

Le grandi epoche del teatro. All'uscita (Italia, 1970, 27')

Introduzione alla psicologia. Che cos'è la psicologia (Italia, 1972, 21')

Moda e società. I modelli (Italia, 1974, 28')

L'inchiesta (Italia, 1971, 16mm, 92')

Ritorno (Italia, 1973, 16mm, 92')

Vita in Gran Bretagna (Italia, 1973, 16mm, 28')

Città e territorio: Bologna (Italia, 1974, 16mm, 81')

Sardegna, una voce (Italia, 1975, 16mm, 60')

Il registratore (Italia, 1975, video, 34')

Le cinque stagioni (Italia, 1976, 16mm, puntate I e II, 122')

Le cinque stagioni (Italia, 1976, 16mm, puntate III e IV, 110')

Your love is like the sea. Per una generazione di americani (Italia, 1976, 16mm, 48')

Le affinità elettive (Italia, 1979, 35mm, 166')

Le mani svelte. Giovani, donne, fabbrica (Italia, 1981, 16mm, 67')

Lo specchio rovesciato. Un'esperienza di autogestione operaia (Italia, 1981, 16mm, in 3 puntate da 56', 65', 56')

Io con te non ci sto più (Italia, 1982, 35mm, 95')

Diario di Manarola. Appunti per un film sull'esperienza di Telemaco Signorini alle Cinque Terre (Italia, 1985, video, 30')

Amici (Italia, 1987, video, 8')

Gramsci l'ho visto così (Italia, 1988, 16mm, 59')

Morandi e il suo tempo (Italia, 1986, video, 22')

Andrea Del Sarto (Italia, 1987, video, 37')

Mosé Bianchi e il suo tempo (Italia, 1987, video, 37')

Futurismo & futurismi (Italia, 1988, video, 39')

Un amore sconosciuto (Italia, 1989, 35mm, 86')

Ah! Vem o Samba – frammenti (Italia, 2002, video, 70')

Bahia de Todos os Sambas di Paulo Cezar Saraceni e Leon Hirszman (Brasile/Italia, 1983/1996, 35mm, 90')

"Gianni l'ho visto così" (90' ca.)

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