TORINO 29 – "The Dynamiter", di Matthew Gordon (Festa Mobile)


Nonostante la breve durata (poco più di un’ora), Matthew Gordon riesce ad infondere una poetica decisa al suo lungometraggio. Una caratterizzazione ineccepibile permessa anche dall’ambientazione ideale. Un piccolo paese del Mississippi. Commovente e coinvolgente, anche grazie alla sorprendente prova di William Patrick Ruffin. Giovane protagonista, carismatico e profondo.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Il cinema indipendente americano ha un’indubbia predilezione per le storie di adolescenti problematici. Racconti di formazione, percorsi interiori tortuosi dove lo sfortunato di turno tenta di risollevare la testa a dispetto delle avversità. Se le dinamiche spesso si assomigliano, a far la differenza, come sempre, è il metodo di approccio. Per questo The dynamiter, nonostante delle premesse tutt’altro che originali, riesce ad aggiungere un piccolo ma prezioso tassello alla continuità di questo tipo di cinema. Robbie è un adolescente complicato. La madre lo abbandona insieme al fratellastro più piccolo e alla nonna malata e incapace di intendere. Difficile perciò aspettarsi che, in condizioni simili, si cresca realmente equilibrati. Ma Robbie non è un bullo con tendenze autolesioniste. Anzi, nonostante qualche passo falso, riesce a trasmettere una grande forza vitale. La voglia dirompente di sollevare sempre e comunque la china, di non arrendersi mai. Il pericolo che gli assistenti sociali si accorgano che in casa non c’è nessun adulto responsabile a prendersi cura della famiglia è incombente, nonostante le promesse via lettera della madre di tornare al più presto. Alle quali ingenuamente Robbie si attacca con tutto sé stesso.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
Le dinamiche antropologiche sono interessantissime. Il protagonista è poco più di un bambino, eppure esercita già un influsso irresistibile sull’altro sesso. Il cliché puro del ragazzo problematico, un po’ bastardo e introverso che da sempre ha mietuto stragi di cuori.
Il bivio decisivo è rappresentato dall’arrivo del fratello maggiore. Ex promessa del football, ormai perdigiorno, delinquentello, gigolò da quattro soldi. L’influenza del modello peggiore da seguire, ma anche quello più affascinante, incarna la trappola perfetta per Robbie. Invece il protagonista dimostra un’umanità e un’intelligenza inizialmente sottovalutate. Si fa ulteriormente carico delle proprie responsabilità, trovando lavoro in una pompa di benzina. E quando si tratta di scegliere, non abbandona il fratellastro e la nonna.
Spiazzante e allo stesso tempo edificante. Un viaggio inaspettato, la dimostrazione che la sfortuna può essere sovvertita. Robbie mostra un cuore d’altri tempi, lontano dalla gioventù moderna, spesso rappresentata priva di ideali. L’attaccamento alla famiglia rivela una tenerezza inimmaginabile, nascosta sotto strati massicci di testardaggine e durezza.
Nonostante la breve durata (poco più di un’ora), Matthew Gordon riesce ad infondere una poetica decisa al suo lungometraggio. Una caratterizzazione ineccepibile permessa anche dall’ambientazione ideale. Un piccolo paese del Mississippi. Profondo sud dell’America, presenza fortissima negli animi dei protagonisti, della comunità, nei paesaggi. Luoghi in cui, da sempre, è facile smarrire sé stessi. La regia è sobria e costante, lascia che a parlare siano più i volti e i luoghi piuttosto che le inquadrature ricercate.
Commovente e coinvolgente, anche grazie alla sorprendente prova di William Patrick Ruffin. Giovane protagonista, carismatico e profondo. Un volto che difficilmente si dimentica.

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array