(unknown pleasures) As the Gods Will, di Miike Takashi

Miike Takashi vince sempre, probabilmente ha già vinto da tempo. Pur di vincere è solito barare, giocare magnificamente sporco, truccare le carte e cambiare le regole nel bel mezzo della partita

----------------------------
OPEN DAY, QUADRIENNALE E TRIENNALE DI CINEMA, PRENOTATI!

----------------------------

Miike Takashi vince sempre, probabilmente ha già vinto da tempo. Uno dei motivi è che, pur di vincere, questo cineasta è solito barare, giocare magnificamente sporco, truccare le carte e cambiare le regole nel bel mezzo della partita (gli dei in questo suo film si comportano in maniera sleale a ripetizione, mentendo e fingendosi bonari quando in realtà sono solo assetati di sangue). L’altro motivo, corollario del primo, è che per un brandello di cinema, un’immagine, un colpo di scena e una testa che esplode, Miike Takashi farebbe – e fa , per nostra fortuna – di tutto, qualunque cosa per un altro film, un’altra beffa, un altro tentativo di tenere in scacco dio, che è sempre la prova finale di ogni gioco: e allora, puntualmente, l’ha vinta lui. E sono per queste ragioni proprio i film apparentemente innocui, gli scherzi come questo As the Gods will i momenti in cui il cinema di Miike Takashi si fa più paradossalmente necessario e militante, quasi irrinunciabile.

----------------------------
CORSO DI RIPRESA VIDEO (IN PRESENZA)

----------------------------

Tratto da una fortunata serie a fumetti, As the Gods will è alla fine dei conti un oggetto anche meno strano di altre sortite del regista, all’apparenza diviso tra una risposta sghignazzante e ridanciana alle saghe young adult di Hollywood (che tanto, come sappiamo, devono ad alcuni cult nipponici come Battle Royale, di cui nel processo di traduzione e diffusione internazionale sono rimasti con ogni probabilità soltanto i segni apertamente folkoristici, i souvenir da esportazione da arredamento di ristorante per turisti come il Daruma o il gattone Maneki Neko… lucidissimo Miike Takashi!), e una superficiale riflessione morale sulla violenza che circonda il nostro mondo di media vampireschi, videogames sanguinari, reportage di guerra espliciti a tutte le ore in tv, schermi diffusi sulle facciate dei palazzi in piazza, come un reality esondato per le strade dagli schermi domestici.

----------------------------
CORSO DI REGIA CINEMATOGRAFICA (IN PRESENZA)

----------------------------

Miike Takashi sa bene che nel microcosmo scolastico tutto viene riproposto in scala ridotta ma esponenzialmente ancora più carica di violenza repressa e pronta a esplodere (come dimostrano, per restare solo alla sua produzione recente, due film accostabili a questo come Ai to Makoto e Aku no kyoten), e si muove in un terreno a lui usuale, tra l’esagerazione cartoonesca senza freni e le traiettorie delle storie collegiali in pura tradizione nipponica.
Difficile, come sempre, capire dove l’autore stia giocando, e dove inizi a fare sul serio (o viceversa): in As the Gods will la metafora è ulteriormente dichiarata e resa esplicita dalla struttura ludica del film stesso, con sfide, regolamenti e giudici supremi che rimandano ovviamente alla natura intrinseca dell’oggetto cinematografico e del suo demiurgo.

Dovesse bastare una sequenza per dire tutto, l’incipit in medias res è una vertigine altissima: perché ci troviamo in questa situazione assurda?, si chiedono i personaggi davanti all’eventualità di una morte prossima e truculenta. Prima usciamone vivi, e poi capiremo come e perché, risponde lo svelto protagonista Shun. Un invito del regista ad affrontare la deflagrazione del suo cinema nel puro e preciso attimo in cui fa detonare lo schermo, lì e solo in quella dimensione: con Miike Takashi, il resto dei nostri trucchetti da critici non serve a nulla. Ha vinto lui, ancora una volta.

--------------------------------------------------------------
IL N.13 DELLA RIVISTA CARTACEA BIMESTRALE DI SENTIERI SELVAGGI

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative