"And Now…Ladies and Gentlemen" di Claude Lelouch

Una storia d'amore tagliata trasversalmente dalle trame del caso e del destino. Un ladro gentiluomo e una cantante di pianobar in Marocco, tra amnesie e miracoli

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Cinema di seduzione, quello di Claude Lelouch, con tutto quello che una simile connotazione si porta dietro: fascino e finzione, affabulazione e mascheramento, vanità e proliferazione… And Now… Ladies and Gentlemen è un film nel segno della fine perché parla di morte ed è nutrito da un sentimento terminale che si spinge sino a dissolvere i suoi protagonisti.

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L'impianto è il solito, ipertrofico nella proliferazione narrativa cui si concede voluttuosamente, eppure organico nella connotazione degli eventi, nella deliberata profusione di corpi, figure, spazi, tempi, strati narrativi, ipotesi di personaggi, derivazioni tematiche, fughe prospettiche nel cuore di una vita che a Lelouch appare come una grande bibbia bianca, tutta da scrivere in una ricreazione mitica del destino dell'uomo.


Naturalmente anche la sinossi di And Now… Ladies and Gentlemen parla di una storia d'amore tagliata trasversalmente dalle trame del caso e del destino: sul set della vita due protagonisti – ancora un uomo e ancora una donna – Valentine, un ladro gentiluomo interpretato da quel perfetto dandy di Jeremy Irons, e Jane, una cantante di pianobar, affidata alle cure della celebre chanteuse francese Patricia Kaas. I due si ritrovano in Marocco, lui in fuga da una compagna (Alessandra Martinez) che ama ma che lo lega, lei in fuga da un compagno che l'ha amata ma che ora l'ha slegata, entrambi vittime di profonde amnesie che non promettono nulla di buono dalle parti del cervello… La medicina corre in soccorso, ma anche la magia, sicché tra sale operatorie e pellegrinaggi a santuari indigeni, Lelouch sospinge i suoi due protagonisti l'uno nelle braccia dell'altra, senza rinunciare al piacere dell'eccesso narrativo quando innesta nel racconto la figura di una contessa italiana (una Claudia Cardinale in generoso assetto fossile) ospite del Grand Hotel, alla quale nottetempo un ladro sottrae i gioielli…


Come sempre policentrico, il cinema di Lelouch si concede anche in questo caso alla proliferazione, dissipando gli attimi e i momenti in un flusso narrativo che diviene quasi un ulteriore elemento figurativo del film, tra derive e deviazioni del racconto guarnite dal continuo flusso musicale, offerto in questo caso da Patricia Kaas. Sedotti dalla prima parte, quando il film lega e fa montare i suoi ingredienti, e abbandonati nella seconda, quando l'intreccio giallo connesso al furto dei gioielli dissipa la tensione terminale cui sono affidati i due protagonisti, And Now… Ladies and Gentlemen conferma il teorema del piacere liberatorio dell'eccesso drammaturgico che sostiene da sempre il cinema di Lelouch. Il quale, con il suo solito irrazionale dispendio, spreca il capitale accumulato nella prima parte dai due protagonisti.


Vero è che questi due corpi in perdita di memoria e d'identità (il ricordo è sempre la storia nel cinema di Lelouch, così come la Storia e sempre la Testimonianza), in bilico sulla morte, divisi tra la tensione misterica di una guarigione miracolosa e la razionalità laica di una salvezza medica, dispersi nel deserto di un pellegrinaggio che diviene estasi (per lei) oppure allucinazione (per lui) – ebbene questi due personaggi sempre più costretti ad essere fantasmi di se stessi, incarnano come sempre l'oggettiva trasparenza del cinema di Lelouch, il piacere seduttivo di un narrare che identifica la vita e il suo senso e dissolve la morte.
Insomma, può piacere o non piacere, ma il cinema di Lelouch resta pur sempre una perversione necessaria e un film giusto/sbagliato come And Now… Ladies and Gentlemen lo dimostra ancora una volta.


 


Titolo originale: And Now…Ladies and Gentlemen
Regia: Claude Lelouch
Sceneggiatura: Claude Lelouch, Pierre Leroux, Pierre Uytterhoeven
Fotografia: Pierre-William Glenn
Montaggio: Hélène de Luze
Musica: Michel Legrand
Scenografia: Johann George
Costumi: Pierre Bechir
Interpreti: Jeremy Irons (Valentin Valentin), Patricia Kaas (Jane Lester), Thierry Lhermitte (Thierry), Alessandra Martines (Françoise), Claudia Cardinale (M.me Falconnetti), Jean-Marie Bigard (Dr. Larry/farmacista), Ticky Holgado (Boubou), Yvan Attal (David), Sylvie Loeillet (Soleil), Amidou (Ispettore di polizia)
Produzione : Claude Lelouch per Canal+/Films 13/France 2 Cinéma/Gemka Productions/L&G Productions/Le Studio Canal +
Distribuzione:Istituto Luce
Durata: 133'
Origine: Francia/Gran Bretagna, 2002

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