"PA-RA-DA", di Marco Pontecorvo

pa-ra-daDall’infanzia perduta alla capacità di trasformare il sogno in realtà: commovente ricostruzione della genesi di un singolare gruppo circense, basata su una storia vera, a dimostrazione di come  messaggi di pace e solidarietà possano andare dritti al cuore dello spettatore pur esulando da scontati pietismi. Presentato nella sezione “Orizzonti” al 65° Festival di Venezia

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pa-ra-daÈ un crocevia di passioni ed etnie la Bucarest post Ceausescu ritratta da Marco Pontecorvo  in PA-RA-DA, primo lungometraggio a portarne la firma da regista.

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Partito alla volta della Romania con l’intenzione di trascorrervi solo pochi mesi, il clown franco algerino Miloud intreccia un legame profondo con i “boskettari”, i bambini che, vivendo di furtarelli, prostituzione e accattonaggio, popolano il sottosuolo di Bucarest. Grazie al suo carisma abbatte il muro di sospetto cui la dura vita di strada li ha educati, riuscendo, nonostante gli innumerevoli ostacoli, a donare loro la speranza di un futuro migliore e la determinazione ad ottenerlo tramite la consapevolezza delle proprie scelte.

Ciò che permette a Miloud di entrare in contatto con loro è la dimensione giocosa della clownerie, che cattura da subito la loro anima di bambini, e soprattutto, ad un livello più viscerale, la voglia di libertà che li accomuna, che questi identificano nella sregolata vita di strada, l’unica in grado di strapparli alle angherie di famiglie indifferenti o degli invivibili orfanotrofi rumeni. In questo senso, la vita da artisti girovaghi assurge a compimento ideale dell’intrecciarsi dei loro destini, restituendo ai bambini la capacità di vedere il mondo con occhi davvero infantili: ecco che la locandina del film si fa manifesto del “miracolo” compiuto dal protagonista, che riporta alla luce queste creature sotterranee, facendole letteralmente rinascere dalle viscere della terra, divenute ormai un ventre materno angusto e soffocante. Notevole è la capacità di Pontecorvo (già direttore della fotografia di Eros, L’ultima legione, Perduto amor) di mantenere intatte al contempo una resa quasi documentaristica della cruda vita di strada (avvalorata dall’uso intimista e pressoché esclusivo della macchina a mano) e la dimensione infantile, continuamente evocata dalla naivetè dei disegni che integrano la narrazione. Con la stessa cura vengono sottolineati la veridicità della vicenda e l’importanza dell’azione umanitaria svolta da associazioni come PARADA, cui i ritratti di strada conclusivi infondono ancora più forza, ribadendo fino in fondo la lucidità dello sguardo autoriale.

 

Regia: Marco Pontecorvo

Interpreti: Jalil Lespert, Evita Ciri, Gabriel Rauta, Patrice Juiff, Robert Valeanu, Cristina Niti, Daniele Formica

Distribuzione: 01 Distribution

Durata: 100’

Origine: Italia/Francia/Romania, 2008

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