VENEZIA 71 – Bogdanovich legge Lubitsch. Incontro con il regista di She's Funny That Way

Dopo tredici anni da Hollywood Confidential, il grande regista Peter Bogdanovich torna dietro la macchina da presa con She's funny that way, accolta con tutti gli onori nel Fuori Concorso di Venezia 71. Omaggio alla commedia sofisticata della Hollywood classica, la pellicola è stata presentata alla stampa in un'entusiasta conferenza, dove è intervenuto anche il cast del film, rappresentato da Owen Wilson.

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Dopo tredici anni da Hollywood Confidential, il grande regista Peter Bogdanovich torna dietro la macchina da presa con She's funny that way, accolta con tutti gli onori nel Fuori Concorso di Venezia 71. Omaggio alla commedia sofisticata della Hollywood classica, la pellicola è stata presentata alla stampa in un'entusiasta conferenza, dove è intervenuto anche il cast del film, rappresentato da Owen Wilson.

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Il film è uno sentito omaggio ai classici di Hollywood. Qual'è la genesi del progetto?

Peter Bogdanovich: L'idea è venuta in mente a Louise Strattten tanti anni fa. Nel 1979 mentre giravo Saint Jack, con Ben Gazzara nei panni di un protettore, ho avuto modo di conoscere diverse escort che volevano smettere di fare quel lavoro. Quella di pagare una donna per farla smettere di prostituire mi sembrava un'idea interessante. Poi volevo omaggiare Fra le tue braccia, uno dei miei film preferiti. La sceneggiatura era stata scritta per John Ritter, ma dopo il suo decesso l'avevo messa da parte. Solo dopo aver incontrato Owen ho capito che il film poteva avere nuova vita.

Owen, cosa ti é piaciuto del tuo personaggio? Ricorda molto il protagonista di Midnight in Paris…

Owen Wilson: E' vero, sono personaggi affini, forse anche perchè, per me, le esperienze lavorative che li hanno generati sono state molto simili. Sia Peter che Woody Allen sanno creare set meravigliosi e sono dei gentiluomini. Un attore, con registi del genere, si sente protetto e guidato. Poi, ho avuto una grande facilità a immedesimarmi con entrambi.

Secondo lei perche Hollywoodd non vuole piu produrre sophisticated comedy?

Peter Bogdanovich:Non voglio mordere la mano che non mi dà da mangiare. Purtroppo Hollywood si è mossa verso la posizione sbagliata, tra prequel e supereoi. A me piacciono film piccoli e indipendenti ed è grazie a persone che amano ancora il cinema si possono ancora fare. Senza di loro non avremmo potuto fare nemmeno questo film ed è stata una fortuna il fatto che ci hanno sostenuto. I tempi dei grandi cineasti sono finiti.  Ora ci domandiamo solo come fare 300 milioni nel primo week-end. Siamo in piena decadenza e io amo vedere film di registi come Tarantino che non pensano solo al lato commerciale. Sinceramente a me non frega nulla di Spiderman. E' tutto finto. Io sono contento che il film sia piaciuto perchè dare la gioia del riso al proprio pubblico è una cosa meravigliosa.

Possiamo considerare questè un tributo a ..e tutti risero?

Peter Bogdanovich: Non lo definerei un tributo a …e tutti risero. Li New York, a differenza di questo film, era la protagonista. Però sono contento che l'ha ricordato perchè è il mio film preferito.

Il titolo originale doveva essere un altro…

Peter Bogdanovich: E' vero ma squirrels on nuts, la citazione che viene più volte ripetuta nel film, era una frase impossibile da tradurre. E' anche in America, quando ne parlavamo, molti hanno pensato che stessi per dirigere un cartone animato o un film per bambini con gli scoiattoli. Amo molto anche il titolo attuale perchè funny in inglese è una parola ambivalente, si può traduttte sia come divertente che pazzo. Inoltre è il titolo di una bella canzone degli anni '30.

Ci può regalare unicordo della sua esperienza con la Corman Factory?

Peter Bogdanovich:Roger ha prodotto il mio primo film, Bersagli e  ho rubato molto da lui. Dalla sua scuola siamo usciti in tanti e lui c'ha insegnato come girarein modo rapido e spendendo pochissimi soldi. Diceva sempre che non bisogna mai chiedere il permesso per girare, bisogna farlo e basta. Su questo film ho pensato molto a quella esperienza perchè abbiamo girato solo per trenta giorni, ma grazia ad un cast e a produttori cosi meravigliosi è stato tutto facile.

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