VENEZIA 71 – Arrivano i Boxtrolls

anthony stacchi, graham annable e isaac hempstead wright

Sbarcano al Lido le eccentriche creature di Boxtrolls, atteso film d'animazione presentato fuori concorso che uscirà nelle nostre sale il prossimo 2 ottobre distribuito da Universal. All'incontro di presentazione sono intervenuti i due registi Anthony Stacchi e Graham Annable, il produttore Travis Knight e l'attore di Game of Thrones Isaac Hempstead Wright che da la voce ad Eggs.

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anthony stacchi, graham annable e isaac hempstead wrightSbarcano al Lido le eccentriche creature di Boxtrolls, atteso film d'animazione presentato fuori concorso che uscirà nelle nostre sale il prossimo 4 ottobre distribuito da Universal. All'incontro di presentazione sono intervenuti i due registi Anthony Stacchi e Graham Annable, il produttore Travis Knight e l'attore di Game of Thrones Isaac Hempstead Wright che da la voce ad Eggs.

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Quanto lavoro c'è stato dietro dentro Boxtrolls?

Travis Knight: Al film ci ha lavorato un gruppo di circa 350 persone e il budget è più basso rispetto a quello che trovate in un film d'animazione normale. E il nostro studio, essendo indipendente, ha una maggiore libertà creativa.

Anthony Stacchi: Quando abbiamo letto la sceneggiatura, abbiamo cercato di fare qualcosa di innovativo rispetto a prima.

 

 

Come devono essere i boxtrolls nel mondo?

Isaac Hempstead Wright: Ci piace che siano belli e divertenti. I boxtrolls comunque sono felici qualunque tipo di cappello indossano.

Travis Knight: I boxtrolls sono come degli gnomi che costruiscono cose meravigliose. Ci piaceva mostrare strati sociali diversi, dalla povertà alla ricchezza. Siamo tutti un po' boxtrolls in fondo all'anima.

 

 

boxtrollsQuanto vi ha ispirato Arrivano i mostri! di Alan Snow, il romanzo illustrato da cui è tratto il film?

Graham Annable: Il film è iniziato quasi 10 anni fa quando ho acquisito i diritti di quel romanzo. E' stato difficile tenere il passo di questo libro, perché ad ogni pagina c 'è come un nuovo personaggio e una nuova storia. Abbiamo cercato così di attenerci all'essenza della storia.

Anthony Stacchi: L'atmosfera, quasi tipica di un romanzo di Roald Dahl, c'era sin dall'inizio. In più abbiamo voluto inserire degli elementi di commedia che erano comunque già presenti nel romanzo.

 

 

La scelta della canzone che chiude il film?

Anthony Stacchi: Ci serviva una canzone per sottolineare come cresceva Eggs. A quella scena ci abbiamo lavorato due anni e abbiamo trovato la soluzione praticamente alla fine del montaggio. In Boxtrolls poi c'è una differenza tra percezione e realtà e le parole di quella canzone contengono un elenco di formaggi.

 

 

L'uso della stop-motion?

Travis Knight: La stop-motion è al centro del nostro modo di fare film.

Anthony Stacchi: Quando abbiamo letto il libro di Alan Snow, abbiamo capito che questo film doveva avere una qualità speciale e la stop-motion gliela poteva dare. Questo si può vedere, per esempio, nel modo in cui abbiamo voluto dare l'impressione che la pioggia dovesse essere gelida. La stop-motion poi permette di arrivare a una realtà tangibile ed è una tecnologia che può essere utilizzata per espandere le immagini. Era il vero lavoro di ogni giorno. Ho lavorato in film in SGI, stanze dove c'era solo la luce dei computer e mi è piacuto tornare invece a respirare la dimensione artigianale nella lavorazione


 

Come ci si sente a rivedersi in Boxtrolls?

Isaac Hempstead Wright: E' strano, quasi una specie di sconnessione. Nella live-action ti rivedi anche se poi la voce è diversa.

Anthony Stacchi: Volevamo creare anche dei dialoghi alla Game of Thrones ed Isaac è stato tra i primi ad essere contattato per il casting.

 

 

Quanto è importante fare un film come Boxtrolls?

Travis Knight: Quello che ci interessa è fare un tipo di animazione che si distingua dagli altri. Non ci piace pensare soltanto a fare film di cassetta.

Graham Annable: E' bello infatti tornare a un tipo di animazione più tradizionale.

Anthony Stacchi: Alcuni personaggi sembrano uscire dallo schermo. Più sono specifici, più restano universali. Quando diventano vivi, non solo funzionano ma brillano.

 

 

Come Coraline e ParaNorman, anche qui è presente un lato oscuro

Travis Knight: Quando pensiamo al tipo di cinema di animazione che ci piace (Pinocchio, Biancaneve e i 7 nani) ci colpisce, oltre al dinamismo della storia, l'alternanza che c'è tra luce e oscurità. I boxtrolls non spaventano però la gente.

Anthony Stacchi: Nell'animazione si tende solitamente ad evitare il lato oscuro delle cose. Ma invece i ragazzini vanno di solito a vedere questo tipo di film.

 

 

 

 

 

 

 

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