VENEZIA 71 – Tatti Sanguineti: "Io non sono Bruno Vespa"
così l'autore di Giulio Andreotti-Il cinema visto da vicino sul suo metodo di lavoro.
A Venezia per presentare il suo documentario Giulio Andreotti-Il cinema visto da vicino, il critico ligure Tatti Sanguineti ha dichiarato in conferenza stampa la sua predilezione per le domande scomode.
"Perché io non sono Bruno Vespa, non sto nel minestroncino riscaldato della settimana politica appena trascorsa. Svario, sono sorprendente, passiamo dalla Bergman a Rossellini, dal seminario a Gassmann, De Sica, il Papa, Maria Goretti, i pensionati che hanno fame, forse solo appetito. Ho imparato che bisogna mettersi d'accordo ma bisogna sorprendersi. Devo accoltellarti mentre ti intervisto, se c'è un po' del tuo sangue l'intervista è più bella".
Il documentario, che analizza il rapporto contrastato di Andreotti con il cinema, presentato in Venezia Classici, assembla materiale di repertorio agli stralci della lunga intervista che, tra il 2003 e il 2005, Andreotti aveva concesso, a 'puntate', a Sanguineti e Pier Luigi Raffaelli.
(f.p.)