Box Office USA. 24 febbraio 2015

fifty shades of grey

Fifty Shades of Grey non ha mantenuto la velocità sostenuta del suo folgorante esordio ma ha conservato il primo posto dall'attacco di Kingsman di Matthew Vaughn ed è arrivato a centotrenta milioni di dollari. Il film non ha attirato un pubblico estraneo al mondo letterario di E. L. James ma il riflusso ha ha permesso di quantificare la consistenza economica dei suoi affezionati lettori. Un parziale da quattrocento milioni worldwide lo ha candidato come una delle operazioni più redditizie dell’anno.

 

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

fifty shades of greyLa partenza lanciata di Fifty Shades of Grey era andata oltre le attese del mercato e i record del mese di febbraio erano stati aggiornati con una certa sorpresa. La spinta propulsiva dell’esordio si è esaurita rapidamente e il rallentamento è stato più brusco di quanto l’exploit di sette giorni avesse fatto prevedere. Il capolavoro commerciale della Universal non è in discussione e il titolo è comunque rimasto al primo posto con più di venti milioni di dollari. Il film ha seguito la classica parabola di discesa di quelle produzioni che hanno una solida base acquisita di spettatori. La sua frenata repentina ha soltanto messo in luce la difficoltà di accattivarsi l’interesse di un nuovo pubblico e il seguito di Fifty Shades of Grey si è limitato agli affezionati della saga letteraria di E. L. James. Il riflusso ha permesso di quantificare il valore di questa platea e i numeri non mettono in dubbio l’avanzamento della trilogia. Il film ha incassato più di quattrocento milioni worldwide e ha abbastanza benzina residua per arrivare a mezzo miliardo. Il confronto con un budget che non ha sforato i quaranta milioni non ammette repliche e l’adattamento con Dakota Johnson e Jamie Dornan è certamente una delle operazioni più remunerative dell’anno. Le new entries non hanno brillato e la lotta per il podio è rimasta alla portata dei soliti protagonisti: la prossima distribuzione di Focus con Will Smith dovrebbe mettere in discussione le gerarchie. Kingsman di Matthew Vaughn ha retto abbastanza bene e si è arrampicato fino ad agguantare i settanta milioni complessivi. Il sodalizio tra il regista e i comics di Mark Millar si è rinnovato dopo la ribalta di Kick-Ass del 2010 e la caduta di Kick-Ass 2 del 2013 e questa volta ha la forza sufficiente ad avvicinare ai cento milioni di dollari. La presenza di Colin Firth e di Samuel L. Jackson è un’assicurazione per il panorama internazionale e il film tenterà di arrivare ai duecento milioni finali su scala mondiale. La cifra potrebbe non essere sufficiente a garantire un franchise a lungo termine ma è un ottimo viatico per Matthew Vaughn e la sua grande ambizione di appropriarsi del marchio di The Fantastic Four. Il reboot del grande classico della Marvel uscirà in estate e la sua firma come produttore potrebbe assicuragli un posto di riguardo nella fastosa tavola imbandita del superhero-movie. L’avventura di Sponge Out Water ha avuto gli stessi contorni ma la Paramount si è rallegrata nonostante la sua nuova versione cinematografica del popolare cartoon della NickelOdeon non sia stata una marcia trionfale. La proiezione finale da centocinquanta milioni ha cancellato il ricordo della prima esperienza del 2004 e si è vendicata del mancato conseguimento dell’obbiettivo minimo dei cento milioni. Il 2015 continua a mantenere un passo sostenuto ma le delusioni non mancano e anche le proporzioni dei flop si consolidano lentamente. Jupiter Ascending si è incagliato sotto ai quaranta milioni e nemmeno il suo impatto a livello globale è stato risolutivo. L’ultimo sci-fi di Andy e Lana Wachowski è costato centosettanta milioni e non recupererà mai le spese mentre il duo ha collezionato un altro disastro dopo Cloud Atlas del 2010. La pallida apertura di due commedie come The DUFF e Hot Tube Time Machine 2 è stata ammortizzata da un investimento limitato e dalle premesse poco competitive. American Sniper di Clint Eastwood ha accumulato altri dieci milioni e adesso è salito fino a trecentoventi milioni: la sua distanza da Mockingjay Part I e dal clamoroso sorpasso come film più ricco del 2014 è ad un passo.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array