Dvd – "L'ospite", di Alessandro Colizzi

Opera sottile, L'ospite è il primo lungometraggio del regista figlio d'arte, Alessandro Colizzi. Introspezione psicologica e analisi dell'evoluzione del nucleo familiare, percepito nella fase di crisi acuta come istituzione. Ottima edizione di Cecchi Gori Home Video

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Regia: Alessandro Colizzi
Soggetto: tratto dal romanzo La vergogna di Silvia Cossu
Sceneggiatura: Alessandro Colizzi, Silvia Cossu
Fotografia: Marco Pontecorvo
Montaggio: Alessio Doglione
Musiche: Stefano Savi Scarponi
Scenografia: Roberta Casale
Produzione: Alessandro Colizzi, Silvia Cossu per Film Daedalus
Interpreti: Elodie Treccani, Anita Zagaria, Ignazio Oliva, Umberto Orsini, Lorenzo Lavia, Maddalena Maggi, Yoon C. Joyce, Antonio Manzini
Durata: 85'
Origine: Italia, 1999
Distribuzione video: Cecchi Gori Home Video
Formato video: 1.66:1
Audio: Dolby Digital 2.0 italiano, sottotitoli per non udenti
Extra: Silvia Cossu e Alessandro Colizzi discutono su L'ospite
, trailer, cortometraggio Bluff di Alessandro Colizzi

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
IL FILM
Alla fine degli anni novanta cosa aveva prodotto il cinema italiano? Tante commedie comiche, da una parte, riferimento di quegli anni può esser considerato Leonardo Pieraccioni, e dall'altra parte la commedia d'autore intimista e familiare, che non faceva altro che reiterare cliché psicanalitici vecchi di cento anni, con riferimento Nanni Moretti. Se oggi qualcuno producesse e girasse un film sulla crisi della famiglia rischierebbe, se fosse a teatro, di esser sommerso dal lancio di pomodori ed altri ortaggi, come ai bei tempi, quando ancora il pubblico reagiva in sala, laddove la cronaca ha mostrato che ben più cruente sono le vicende familiari degli anni duemila, quindi parlare di coppie separate in casa e figli capricciosi fa un po' sorridere; altro discorso meriterebbe l'omosessualità celata di Umberto Orsini nella parte del marito e padre Antonio. Il libro di Silvia Cossu non è neanche un libro generazionale tout court, vale a dire sui miti mutanti delle nuove generazioni, o sui "tormentoni" di ogni decennio. L'ospite, in anticipo con la realtà di oggi, guardava fisso alla fine concreta della famiglia. E al contempo, come dimostra il personaggio protagonista di Giulia (Elodie Treccani), al rifiuto di accettarla. Tanto che l'unica possibilità di vita rimane l'ossessivo perimetro domestico, tra abitazione e studio paterno. Mentre l'altro luogo (im)possibile, vale a dire l'ascensore, sintetizza il senso figurativo del film, con una ripresa avvolgente tendente alla drammatizzazione repentina attraverso la metafora della prigione psicologica, con accompagnamento sonoro, molto volgare, che sottolinea il tutto. Ma in realtà non si prova alcuna angoscia, forse soltanto i claustrofobici proveranno qualche malessere. Colizzi vorrebbe dare un senso più ampio, profondo e penetrante, all'inquadratura più banale. Il problema è che dalla banalità non può fuoriuscire alcuna intensità. Cineasti come Colizzi sono epigoni di Antonioni, ma non si rendono conto che Antonioni per il cinquanta per cento delle sequenze riusciva ad intercettare una forma prima che si potesse spiegarla con qualche contenuto ad hoc. Insomma L'avventura o Deserto rosso non avevano bisogno di mettere in scena chissà quale storia però erano grandi lo stesso. L'ospite, alla fine si lascia apprezzare per qualche primo piano, flagrante percezione di una sofferenza o un disagio esistenziale al di là delle paturnie familiari. In questa accezione il film si gode appieno, come spazio della sovrapposizione dei desideri individuali, laddove è doloroso dover continuamente rinegoziare i rapporti più o meno intimi con gli altri, parenti o meno.

Il DVD.
Il film contenuto nel supporto dvd è abbastanza recente, quindi le caratteristiche tecniche sono molto buone. Il buon grado di compressione digitale non compromette mai né la visione né l'ascolto. Soprattutto i neri sono ineccepibili e le numerose riprese in notturna e con poca luce non presentano difficoltà di riproduzione. La confezione di Cecchi Gore Home Video è apprezzabile per i contenuti extra. Innanzitutto il cortometraggio Bluff dello stesso Colizzi, che vanta una buona carica di humour nero, e poi la lunga chiacchierata tra i due principali autori del film, Silvia Cossu e Alessandro Colizzi, i quali dedicano gran parte dell'interessante discussione ai rapporti tra letteratura e cinema. In particolare, Colizzi osserva che la versione cinematografica del romanzo La vergogna è molto più cupa dello scritto, più solare e ironico. Sono presenti numerosi trailer del film dalla differente durata.

ACQUISTA IL DVD

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array