Fuorigioco, di Carlo Benso

Fuorigioco di Carlo Benso racconta la metamorfosi di Gregorio Samsa che dopo la perdita del suo lavoro entra in una spirale di ossessioni e nevrosi dalla quale forse non riuscirà ad uscire

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Gregorio Samsa (Toni Garrani) si sveglia nel suo letto. Il viso sconvolto, dentro di lui si addensano e si susseguono le immagini di quando è stato licenziato senza apparente motivo dal suo posto di lavoro. Da qui prende il via Fuorigioco, il film di Carlo Benso che racconta la metamorfosi di un uomo privato della sua occupazione e, dunque, del suo ruolo all’interno della società. La noia in cui è caduto Gregorio lo porterà a maturare nevrosi e ossessioni in una spirale sempre più vorticosa e senza via d’uscita.

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Toni Garrani interpreta un personaggio di kafkiana ispirazione in questa pellicola che tratta un tema più che mai attuale e cioè che cosa succede nella mente di uomo ormai cinquantenne quando perde il proprio lavoro. Samsa si guarda allo specchio e non si riconosce più. Senza un’occupazione ha perso la sua dignità ma anche la sua carica vitale ed erotica. Vorrebbe dimostrare a se stesso di essere ancora un uomo piacente e il suo bisogno di riscoprire la sessualità lo porta a maturare un’ossessione verso la sua vicina di casa che spia quotidianamente dalla finestra.

Gregorio trova la pace solo quando si rinchiude nel suo mondo e cioè la casa dei suoi genitori, una villetta lontana da Roma, dove ritrova una pistola che diventerà, da quel momento, quasi il sostituto del suo fallo e del suo “potere” che prima ricopriva con un incarico importante strappatogli senza motivo. Non si arrende al fatto che tutti prima o poi siano sostituibili nel nuovo sistema occidentale e nemmeno i suoi più cari amici Pino (Nicola Pistoia) e Enrico (Enrico Licata) riescono a fargli capire che non c’è nessun complotto dietro il suo licenziamento, incitandolo a fare come loro: trovarsi una passione o partire. Tuttavia, forse neanche questo può bastare: il gesto inaspettato dell’amico ed ex collega Pino sconvolgerò Gregorio, senza che ci sia necessariamente una spiegazione tangibile.

Il finale del film rispecchia la dimensione onirica in cui Carlo Benso catapulta lo spettatore, non riuscendo a distinguere cosa sia reale o frutto dell’inconscio di Gregorio in quella che sembra essere una sorta di “pacificazione” e di compromesso con i suoi impulsi psichici.


Regia: Carlo Benso
Interpreti: Toni Garrani, Crescenza Guarnieri, Azzurra Rocchi, Nicola Pistoia, Maurizio Bianucci, Denny Cecchini, Nadia Visintainer, Enrico Licata
Distribuzione: Stemo Production
Durata: 87′
Origine: Italia, 2015

 

 

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