HORROR & SF – "Ultracorpo", di Michele Pastrello: l'invasione dell'omofobia

ULTRACORPO - Michele Pastrello L’utilizzo di metafore orrorifiche inscindibilmente legate ad una profonda introspezione psicologica sono elementi che in questo suo ultimo lavoro definiscono ulteriormente lo stile originale del regista. Nel film, la paura del diverso viene presentata attraverso un dramma sociale attualissimo, l’omofobia.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

 

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------
Ultracorpo

Pastrello, autore di videoclip e cortometraggi pluripremiati come Nella mia mente e 32, aveva già palesato con questi due lavori la sua particolare inclinazione all’utilizzo di metafore orrorifiche inscindibilmente legate ad una profonda introspezione psicologica, entrambi elementi che in questo suo ultimo lavoro definiscono ulteriormente lo stile originale del regista.

Si immerge nel cinema di genere per rispolverare un capolavoro della fantascienza: il cult di Don Siegel L’invasione degli ultracorpi, film che già nel ’56 anticipava in formato sci-fi le tematiche e le inquietudini apocalittiche del capolavoro di George A.Romero, La notte dei morti viventi.

Nel film, la paura del diverso viene presentata attraverso un dramma sociale attualissimo, l’omofobia, e viene descritta con il lento tracollo di una personalità disturbata pronta ad esplodere da un momento all’altro nel suo continuo oscillare tra follia e paranoia.

Gli ambienti metropolitani ed il tessuto sociale fanno da sfondo all’evoluzione di un malessere che erode dall’interno il protagonista fino all’epilogo devastante in cui si manifesta tutta la sua patologica ossessione sessuale, culminando in un raptus violento colmo di odio e rabbia.

UltracorpoMolto efficaci sono l’incipit onirico delle edipiche reminiscenze infantili del protagonista e la sequenza onirica del contagio, altro tributo al capolavoro di Don Siegel in cui infatti il contagio avviene durante il sonno.

Ottima la fotografia di Mirco Sgarzi, abile il cast, composto da Diego Pagotto (Fuga dal call center, L’uomo che verrà), Elisa Straforini, Guido Laurjni (Senso 45, Ris4) e Felice C.Ferrara, che valorizza l’impianto narrativo e visionario dell’opera.
 


Trailer

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array

    Un commento