Lo scorso 20 settembre, a 83 anni, si è spento Sven Nykvist, uno dei più celebri direttori della fotografia della storia del cinema. Nykvist era da tempo ricoverato in una casa di cura di Stoccolma, affetto da una forma di demenza senile che ne limitava le capacità di parola. Nato a Moheda, in Svezia, nel 1922, Nykvist è conosciuto soprattutto per la sua lunga ed eccezionale collaborazione con Ingmar Bergman: un sodalizio inaugurato con Una vampata d'amore (1953) e proseguito sino a Dopo la prova (1984). Oltre trent'anni in cui il fotografo svedese ha prodotto risultati sensazionali sia nel bianco e nero (Persona) sia nell'uso del colore, come gli straordinari interni in rosso di Sussurri e grida (1973). Proprio Sussurri e grida ha valso a Nykvist il primo Oscar della sua carriera, successo replicato dieci anni dopo con Fanny e Alexander (1983). Tra gli altri registi con cui Nykvist ha collaborato da ricordare Roman Polanski (L'inquilino del terzo piano, 1976), Louis Malle (Pretty Baby, 1978) e il "bergmaniano" Woody Allen (Crimini e misfatti, 1989 e Celebrity, 1999). Al suo attivo anche diversi film da regista, come Il gorilla (1956), Noi due, una coppia (1978) e Il bue (1991). 

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