Secondo uno studio pubblicato dall'Università Ramon Llull di Barcellona, il 14% delle scene dei film girati da Pedro Almodovar contengono immagini legate al consumo di stupefacenti. Da qui parte l'accusa, di stampo pienamente sirchiano, secondo la quale ci sarebbe un implicito invito al consumo di droghe, viste con favore. Ma l'autore di Matador e Tutto su mia madre ovviamente non subisce il colpo e reagisce prontamente dalle colonne del quotidiano El Mundo. Secondo Almodovar il documento è "caotico e delirante", basandosi semplicemente sul "mero conto aritmetico delle situazioni in cui si vede qualcuno che fuma, beve o si droga… E' come se ci studiassimo l'opera di Scorsese e arrivassimo alla conclusione che un buon 60% dei suoi personaggi sono gangster e delinquenti, possiedono armi da fuoco e le usano con frequenza, e dunque è necessario denunciare il signor Scorsese come membro del sindacato del crimine, giacché presenta i suoi personaggi come esseri umani e non come i mostri che sono. Inoltre questo tipo di denuncia non sarebbe il caso di farle nel terreno della realtà, lasciando dunque in pace la finzione?". Secondo il regista in conclusione se davvero si vuole arrivare alla proibizione della droga nei film, per poi eliminare sesso e violenza, si deve trovare il coraggio di indicare Sam Peckinpah e Martin Scorsese come i responsabili della violenza negli States.

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